Wwf boccia gli impegni internazionali sulla biodiversità
La bozza di accordo globale sulla biodiversità negoziata dai governi non è sufficiente a invertire la curva della perdita di natura entro il 2030 e non rispetta gli impegni ambiziosi presi pubblicamente per affrontare la crisi. La denuncia arriva dal Wwf ed viene esplicitata nel report “Bridging the Gap: Translating political commitments into an ambitious Global Biodiversity Framework”, pubblicato mercoledì, in vista dei negoziati delle Nazioni Unite sulla biodiversità, che partiranno domenica 13 marzo.
Il rapporto contiene un’analisi dei principali impegni internazionali che sono esplicitamente riconducibili ai negoziati sull’accordo globale sulla biodiversità. Emerge che sono un milione le specie attualmente minacciate di estinzione e che gli attuali impegni assunti non riusciranno da soli a invertire la curva di perdita di natura.
Nello specifico, il documento identifica nove aree in cui la bozza attuale del Global Biodiversity Framework 2030 manca di ambizione e sottolinea che deve essere significativamente rafforzata se vuole essere in linea con le promesse fatte.
«L’attuale catastrofica perdita di natura sta aumentando la nostra vulnerabilità alle pandemie, inasprendo gli impatti del cambiamento climatico e minacciando sia i nostri mezzi di sussistenza sia l’economia globale», ha commentato Marco Lambertini, Direttore Generale del Wwf Internazionale. «I leader stanno perdendo di credibilità e devono agire ora per colmare il divario tra gli impegni nature-positive e la bozza di accordo globale sulla biodiversità al 2030, oggi troppo poco ambiziosa e limitata. Devono esigere che i propri ministri e negoziatori si adoperino per consegnare loro una bozza di accordo basata su dati scientifici, con obiettivi e traguardi misurabili, attraverso l’inclusione di una mission chiara, misurabile e nature-positive entro il 2030, che ponga i diritti umani in prima linea».
biodiversitàGlobal Biodiversity Framework 2030Marco LambertiniNazioni Unitepersonaggiwwf