Whistleblowing, l’Italia non ha ancora recepito la direttiva europea
L’Italia è in ritardo sul recepimento della Direttiva europea sul whistleblowing (2019/1937), adottata due anni fa dalle istituzioni europee. A soli 30 giorni dal termine ultimo per la trasposizione, Transparency International Italia e The Good Lobby scrivono al Governo e avvertono che il nostro paese rischia di essere sanzionato dall’Unione Europea.
«La probabilità di non farcela entro il 17 dicembre sembra sempre più alta, considerando anche che la delega al Governo per la trasposizione è scaduta. E il Governo non hai mai dato alcun segnale né da parte della Guardasigilli Cartabia né da parte del Presidente Draghi», scrivono le associazioni, sottolineando che il problema non riguarda solo il ritardo accumulato, ma anche la totale mancanza di trasparenza del processo e il mancato coinvolgimento di stakeholder esterni.
Nello specifico, le due organizzazioni chiedono che sia pubblicamente fornito un aggiornamento sullo stato di avanzamento del processo di trasposizione e che sia data la possibilità agli stakeholder esterni di poter fornire le proprie osservazioni e commenti sulla proposta di decreto elaborata dal Governo tramite consultazione, audizioni o altre modalità.
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