WeWorld: peggiorate condizioni di donne e minori in Italia
La pandemia ha peggiorato le condizioni di donne, bambine e bambini in tutte le Regioni italiane, dal punto di vista dell’inclusione economica, sociale ed educativa. Lo rivela il Rapporto “Mai più invisibili: donne, bambine e bambini ai tempi del Covid-19 in Italia” di WeWorld, che mostra la fotografia della condizione di donne e minori nel nostro Paese.
L’Indice è stato costruito a partire dall’analisi di 38 indicatori ritenuti fondamentali per l’inclusione di donne e popolazione under 18. Inoltre, nell’edizione 2021 si è tenuto conto delle conseguenze della pandemia considerando altri 2 indicatori aggiuntivi: i casi positivi al Covid-19 e la disponibilità nelle famiglie di un pc e una connessione a Internet.
Dal rapporto emerge che esistono ancora grandi disparità tra Regioni: nella classifica di inclusione di donne, bambine e bambini, al primo posto c’è il Friuli Venezia Giulia, seguito da Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Lombardia. La parte centrale della classifica è occupata da regioni del Nord e del Centro, mentre sono fanalino di coda le Regioni del Sud: Puglia, Calabria, Campania e all’ultimo posto la Sicilia. Anche due Regioni del Nord, Piemonte e Liguria, non garantiscono sufficiente inclusione. I divari più consistenti tra territori riguardano la dimensione educativa dei minori e quella economica per le donne.
Nel documento vengono presentate anche proposte politiche concrete per favorire l’empowerment economico delle donne e l’educazione inclusiva e di qualità per la popolazione under 18. A queste si aggiungono richieste politiche per creare una nuova cultura di contrasto agli stereotipi e contrastare e prevenire la violenza contro le donne e quella assistita sui bambini e sulle bambine.
inclusione finanziariainclusione lavorativainclusione socialeWeWorld