Wef: distretti come motore della transizione energetica
Nel corso del World Economic Forum di Davos è stato pubblicato, in collaborazione con Accenture ed Epri, il report “Unleashing the Full Potential of Industrial Clusters: Infrastructure Solutions for Clean Energies”. La ricerca evidenzia come aree e hub industriali geograficamente concentrati svolgano un ruolo cruciale nel far progredire la diffusione di infrastrutture per l’energia pulita. Il rapporto mette inoltre in luce modelli di business innovativi e collaborativi, all’interno dei cluster industriali e tra di essi, compresi quelli che sfruttano la potenza delle tecnologie digitali.
Il Forum è stato anche l’occasione per annunciare l’adesione alla Transitioning Industrial Clusters initiative, lanciata nel 2021 durante la Cop26 di Glasgow, di 13 nuovi cluster industriali localizzati in Australia, Brasile, Colombia, India, Paesi Bassi, Arabia Saudita, Svezia, Thailandia e Regno Unito. Il progetto comprende adesso 33 siti industriali in 16 diversi Paesi, rappresentando la più grande coalizione globale impegnata nella riduzione delle emissioni di gas serra, promuovendo al contempo crescita economica e occupazione.
Complessivamente, i cluster aderenti potrebbero potenzialmente ridurre le emissioni di anidride carbonica equivalente di 832 milioni di tonnellate, pari alle emissioni annuali dell’Arabia Saudita. In termini economici contribuiscono al Pil globale con 492 miliardi di dollari e forniscono 4,3 milioni di posti di lavoro.
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