Il fondo Azionario Eurasia in data 22 aprile è diventato sostenibile e ha modificato il nome in Raiffeisen Azionario Asia Opportunities Esg.
Il fondo si concentra principalmente sui Paesi emergenti asiatici, e in particolare su Cina, Taiwan, India, Corea del Sud e Paesi dell’Asean (Indonesia, Malaysia, Thailandia e Filippine).
Come indicato all’interno del kiid, l’investimento prende in considerazione i temi orientati al futuro, come il cambiamento tecnologico, quello climatico, la transizione sociale e demografica nonché la salute. Allo stesso tempo, non avviene alcun investimento nel settore degli armamenti o in imprese che violano i diritti umani e del lavoro o il cui fatturato deriva dalla produzione o estrazione del carbone. Sono inoltre escluse le imprese che producono componenti sostanziali nell’ambito delle armi non convenzionali (ad esempio munizioni a grappolo, armi chimiche, mine antiuomo) o la cui gestione aziendale non soddisfa un determinato livello di qualità. Non vengono, inoltre, acquistati strumenti derivati che rendono possibile o facilitano la speculazione sui generi alimentari.
Secondo Donato Giannico, Country Head Italia di Raiffeisen Capital Management, «l’Asia ha ancora molto da recuperare in materia di tutela dell’ambiente e di tecnologie compatibili con la natura rispetto all’Europa, ma questo implica anche un potenziale relativamente alto per le aziende attive in settori come le energie rinnovabili, l’economia circolare, il riciclo, l’acqua pulita, la mobilità elettrica, la tecnologia dell’idrogeno o l’agricoltura intelligente».
La conversione del fondo risponde al piano generale di Raiffeisen Capital Management che prevede la trasformazione della gamma prodotti verso gli investimenti sostenibili, al fine di portare l’offerta a 20 fondi, di cui 2 etici, 13 sostenibili e 5 fondi che integrano pienamente i criteri Esg. Di questi, 18 fondi rientrano nell’articolo 8 e 2 nell’articolo 9 ai sensi della Sfdr.
Donato GiannicoRaiffeisen