Unilever licenzia il ceo di Ben & Jerry’s: troppo social

27 Mar 2025
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Ben & Jerry’s ha citato in giudizio Unilever, sua società madre, per aver rimosso il ceo Dave Stever a causa delle suo attivismo sociale.

Ben & Jerry’s, marchio di gelati, afferma che la contesa è iniziata il 3 marzo, quando Unilever ha avviato la “rimozione e sostituzione” di Stever senza il consenso richiesto del consiglio di amministrazione, in violazione dell’accordo stipulato nel 2000, quando Unilever acquisì Ben & Jerry’s. Tale rimozione pare essere inoltre avvenuta dopo diversi avvertimenti finalizzati a far cessare «gli sforzi per mettere a tacere la missione sociale» del marchio, e aver ripetutamente minacciato di licenziare il personale che avesse continuato a parlare di questioni di politica sociale.

Già a novembre, Ben & Jerry’s aveva intrapreso un’azione legale per impedire i tentativi di Unilever di smantellare il consiglio di amministrazione e porre fine all’attivismo sociale del brand, che ha visto il marchio esprimersi contro la guerra a Gaza, sostenere il definanziamento delle forze di polizia e criticare il presidente statunitense Donald Trump. Le nuove accuse compaiono in una denuncia modificata, la cui presentazione è subordinata all’approvazione del tribunale.

Nel frattempo, Unilever afferma di sostenere l’appoggio alle iniziative sociali del marchio, ma denuncia come la missione sociale si sia spostata verso posizioni unilaterali, controverse e polarizzanti, che mettono a rischio l’azienda, la sussidiaria e i relativi dipendenti.

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