E2i, Enel Green Power, Erg Renew, Falck Renewables, Ivpc insieme a Legambiente e Anci hanno firmato ieri a Rimini la “Carta per il rinnovamento eolico sostenibile”. Obiettivo del documento è quello di identificare regole operative, criteri applicativi, standard, procedure e “best practices” che permettano di garantire efficacia e trasparenza nei progetti di rinnovamento del parco eolico esistente in Italia.
In Italia, circa 2.000 MW di capacità eolica installata hanno superato i dieci anni di vita e avranno bisogno di essere rinnovati. Si tratta di strutture posizionate solitamente in aree a particolare vocazione eolica, nei cosiddetti “Comuni ventosi” definiti da Rse (Ricerca Sistema Energetico), ma con impianti che non sono più efficienti dal punto di vista tecnologico, né sempre efficaci dal punto di vista produttivo.
«I maggiori operatori del settore – si legge in una nota – insieme a Legambiente e all’Anci, ritengono che un Paese come l’Italia, impegnato in una prospettiva europea di lotta ai cambiamenti climatici, abbia tutto l’interesse a garantire che in queste aree si continui a produrre energia da fonti rinnovabili. Per i firmatari della ‘Carta’ il rinnovamento degli impianti ne migliorerà l’integrazione ambientale e paesaggistica, consentendo una maggiore fruizione e valorizzazione di quei territori e Comuni “ventosi” che sono spesso ad alta vocazione turistico culturale oltre che agricola».
La Carta, aperta a tutti gli operatori, è articolata su quattro principi cardine:
- la tutela e valorizzazione delle risorse naturali in siti già operativi;
- l’utilizzo ottimale del territorio massimizzando l’uso delle opere infrastrutturali esistenti;
- il contenimento e la mitigazione degli impatti ambientali in tutte le fasi del processo;
- la continuità e la trasparenza nel rapporto con il territorio, le istituzioni e le comunità locali.
AnciComuni ventosiE2iEnel Green Powerenergia eolicaErg RenewFalck RenewablesIvpclegambiente