Un fondo batte Exxon e mette due “attivisti” green nel board
Si chiama Engine No. 1, ed è il fondo che la scorsa settimana ha attirato l’attenzione della finanza globale, avendo sfidato Exxon Mobil sulla nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Il fondo ha presentato una lista di quattro componenti, in aperto dissenso con la strategia di sostenibilità della compagna. Ed è uscito vincitore dal braccio di ferro con le indicazioni del board. La lista, proprio perché finalizzata a una svolta nelle strategie Esg di Exxon, ha trovato l’inatteso supporto di una parte consistente di azionisti, tra cui Calpers, Lgim e BlackRock, ottenendo un risultato storico. Per la prima volta sono stati nominati membri del cda “attivisti” sul clima: due sono già uffiiciali, mentre la possibile aggiunta di un terzo è legata al ri-conteggio dei voti ancora in corso.
Adesso, Engine n. 1 si prepara araccogliere i frutti anche di quella notorietà, con il lancio di un Etf (denominato Transform 500) che, secondo quanto riportato da Reuters, sarà focalizzato su investimenti socially conscious.
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