Esattamente a un anno di distanza, Enel colloca il suo secondo green bond. Primo bis tra le principali società italiane di Piazza Affari. Il gruppo elettrico ha piazzato ieri sul mercato europeo un’obbligazione verde, attraverso Enel Finance, destinata ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata dalla stessa società elettrica. L’operazione era stata già anticipata in estate.
«L’emissione – si legge in una nota diffusa ieri in tarda serata – ammonta a complessivi 1.250 milioni di euro e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza in data 16 settembre 2026, e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari a 1,125%, pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di settembre, a partire da settembre 2018. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,184% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 1,225%. La data prevista per il regolamento dell’emissione è il 16 gennaio 2018».
Si prevede che il green bond, prosegue la nota di Enel, «sia quotato sul mercato regolamentato della Borsa d’Irlanda, sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo e sia ammesso a negoziazione sul sistema multilaterale di negoziazione “ExtraMOT PRO” organizzato e gestito da Borsa Italiana».
L’operazione ha raccolto adesioni per un importo superiore a 3 miliardi di euro, «con una partecipazione significativa di Investitori Socialmente Responsabili (“Sri”) ed ha permesso al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori».
Era il 9 gennaio 2017, quando Enel emetteva il suo primo green bond, per un valore “maxi” da 1,25 miliardi di euro.
Enel, oltre alle dimensioni dell’emissione, si assicura un altro primato. Quello di essere il primo gruppo quotato sul listino principale italiano a replicare sul mercato del debito verde.
Fuori da Piazza Affari, la multiutility altoatesina Alperia è arrivata in ottobre al suo quarto green bond.
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