Un ambiente sano? Per l’Onu è un diritto umano
Il Consiglio per i diritti umani dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’accesso a un ambiente pulito e sano come un diritto fondamentale. La svolta storica è arrivata venerdì 8 ottobre nel forum di Ginevra. Il testo, proposto da Costa Rica, Maldive, Marocco, Slovenia e Svizzera, è stato approvato con un sostegno schiacciante: 43 voti favorevoli e 4 astenuti.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 274 “Onu: l’ambiente sano è un diritto umano”), si sono astenuti Russia, India, Cina e Giappone. I Paesi più critici della proposta erano Stati Uniti e Gran Bretagna. Quest’ultima ha votato a favore in una mossa a sorpresa dell’ultimo minuto, mentre gli Usa non hanno votato perché attualmente non fanno parte del Consiglio di 47 membri.
La risoluzione non è giuridicamente vincolante, ma pesa nella lotta globale contro i cambiamenti climatici: ha il potenziale per modellare gli standard globali e, secondo gli avvocati coinvolti nelle controversie sul clima, potrebbe aiutare a costruire argomenti in casi che coinvolgono l’ambiente e i diritti umani. Proprio le preoccupazioni legali erano state al centro delle obiezioni sollevate dai critici.
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano che circa 13,7 milioni di decessi all’anno, circa il 24,3% del totale mondiale, siano dovuti a rischi ambientali come l’inquinamento atmosferico e l’esposizione a sostanze chimiche.
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