Ue, target sulle energie rinnovabili in stallo

24 Mag 2023
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La Francia sta guidando una coalizione di Paesi che ostacola l’accordo a livello Ue sugli obiettivi per le energie rinnovabili. Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 336 “Ue, stallo sulle energie rinnovabili”), i 27 Stati membri dell’Unione europea avrebbero dovuto concordare un obiettivo generale del 42,5% di energia rinnovabile nel mix energetico del blocco entro il 2030, che sarebbe diventato legge dopo l’approvazione del Parlamento europeo.

Tuttavia, la Francia, che si basa sull’energia nucleare per la maggior parte della sua elettricità, ha ritirato il suo supporto perché l’idrogeno a basse emissioni di carbonio generato con l’elettricità dalle centrali atomiche non era incluso nel testo tra le fonti conteggiate per raggiungere il target.

Altrei sei Paesi pro-nucleare, tra cui la Repubblica Ceca, la Bulgaria e l’Ungheria, hanno seguito l’esempio di Parigi. Mentre Paesi, come Germania e Austria, sono fortemente contrari al riconoscimento dell’energia nucleare come combustibile pulito. Il voto è stato quindi ritirato dall’ordine del giorno.

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