Transparency fotografa lo stato del whistleblowing in Italia
In attesa della trasposizione della Direttiva europea sul Whistleblowing e di una sua attuazione efficiente, ad oggi oltre 1.500 enti pubblici si affidano a Transparency International Italia per la gestione delle segnalazioni. È quanto emerge dal report “Whistleblowing 2021“, pubblicato dall’associazione in occasione del World Whistleblower Day.
Il paper offre una panoramica sullo stato del whistleblowing in Italia e sulle attività di Transparency in materia. Emerge che, a fronte della lentezza che caratterizza le istituzioni pubbliche, la società civile avanza e continua a sostenere sia i whistleblower che vogliono segnalare o che si trovano in difficoltà per averlo fatto, sia le pubbliche amministrazioni nella gestione delle segnalazioni.
La piattaforma gratuita WhistleblowingPA, sviluppata dall’associazione in collaborazione con Whistleblowing Solutions, a fine 2021 veniva utilizzata da 1.329 enti pubblici italiani, 519 in più rispetto al 2020.
Ad oggi, sono 1.547 gli enti pubblici che usano la piattaforma di Transparency Italia per ricevere e gestire le segnalazioni interne. Il 59% sono Comuni; il 9% è costituito da gestori di pubblici servizi; il 5% da federazioni nazionali, ordini, collegi e consigli professionali; il 3% dalle aziende sanitarie locali. La Lombardia si attesta come la regione più ricettiva, con il 22% degli enti aderenti.
Le segnalazioni ricevute nel 2021 attraverso il canale di assistenza Alac, attivo dal 2014, sono state 23, un numero basso e in calo rispetto all’anno precedente.
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