Transparency chiede un Osservatorio sul Pnrr da 220 miliardi
Con l’obiettivo di creare un’ampia campagna di monitoraggio civico e di ottenere uno strumento pubblico e aperto sul tracciamento dei dati finanziari legati al Piano nazione di ripresa e resilienza (Pnrr) da oltre 220 i miliardi, la società civile si fa promotrice della creazione di un Osservatorio nazionale indipendente. All’Osservatorio, si legge in una nota di Transparency, hanno sinora aderito alcune delle principali organizzazioni nazionali con una forte esperienza nel settore della trasparenza e rendicontazione (vedi sotto l’elenco).
L’Osservatorio ha l’intento di aprirsi anche ad altri attori con competenze tematiche più specifiche, come quelle ambientali o legate alla transizione digitale, e verranno proposte iniziative di coinvolgimento dei territori che saranno impattati dalla realizzazione dei progetti previsti dal Piano.
Per far questo, prosegue la nota, devono essere chiariti fin da subito i risultati attesi, finali e intermedi del Piano e devono anche essere rafforzate tutte le autorità di gestione, locali e nazionali, affinché ogni soggetto attuatore possa essere in grado di realizzare quanto prefissato e sia in grado di produrre dati di qualità, leggibili, interoperabili e aperti.
Prime organizzazioni aderenti all’Osservatorio: ActionAid, Cittadinanzattiva, Legambiente, Slow Food, Fondazione Innovazione Urbana, Transparency International Italia, Ondata, Libera, Lunaria/Sbilanciamoci, Monithon, Fondazione Basso, Fondaca, Open Polis, Cittadini reattivi, Parliament Watch, The Good Lobby, Amapola, Fondazione etica, Mappina, Info.Nodes.
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