Transizione green, le opportunità per i distretti italiani
Normative più rigide, riduzione dei costi delle energie rinnovabili, diminuzione dei costi delle tecnologie green e aumento dell’interesse dei consumatori per i prodotti sostenibili. Sono queste le tendenze che guidano la transizione verde e spingono le organizzazioni a riadattarsi per rimanere competitive. È quanto emerge dallo studio “Are Economic Clusters Ready for the Green Transition?” del Boston Consulting Group (Bcg).
Stando alle stime del Bcg, la transizione green apre diverse opportunità ai cluster economici italiani:
- mantenere e potenziare la propria competitività sui mercati internazionali in seguito a misure come il Cbam, che prevede l’introduzione di dazi sulle importazioni ad alta intensità di carbonio.
- migliorare l’efficienza energetica dei distretti industriali italiani sfruttando la riduzione dei costi delle energie rinnovabili, sempre più competitive rispetto ai combustibili fossili.
- conquistare i consumatori sempre più attenti ai prodotti sostenibili, soprattutto per i cluster italiani del lusso e della moda, già noti per la loro qualità e artigianalità e sempre più forti sul mercato.
«Anche l’Italia si trova a guidare i propri distretti industriali, come per esempio quelli presenti in Pianura Padana caratterizzata da elevata presenza di settori Hard To Abate, verso una transizione verde che possa non solo ridurre le emissioni, ma stimolare anche la crescita economica”, spiega Ferrante Benvenuti, partner del Bcg. “Le energie rinnovabili e le tecnologie green, con i loro prezzi competitivi, offrono l’opportunità di trasformare i settori tradizionali in motori di innovazione sostenibile, creando allo stesso tempo nuovi posti di lavoro e rafforzando la posizione del nostro Paese nel panorama economico globale».
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