Terzo settore, il 55% ha avviato misurazioni di impatto
Aumenta la soddisfazione delle cooperative e imprese sociali per la relazione con gli istituti di credito (87,4% del campione, +7,1 sul 2020), grazie alla presenza di aree strategiche dedicate al Terzo settore e personale specializzato. È uno dei principali risultati rilevati dalla XI edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo settore pubblicato da Intesa Sanpaolo e Aiccon (Associazione Italiana per la promozione
della Cultura della Cooperazione e del Non Profit).
L’indagine, spiega una nota, rileva inoltre come cooperative e imprese sociali percepiscano sempre più la banca quale consulente e accompagnatore (+5%) piuttosto che nel tradizionale ruolo di solo erogatore di credito (-4%).
Per quanto riguarda la conoscenza degli strumenti di finanza a impatto sociale, prosegue la nota, i risultati dell’indagine rilevano una crescente familiarità da parte di Consorzi e srl imprese sociali con la tematica e più in generale un aumento dell’utilizzo da parte delle organizzazioni presenti nel campione (+8,9%), crescita in particolare trainata dalle cooperative di tipo A (+25%) e dai Consorzi di cooperative (+10,7). Lo strumento più conosciuto e utilizzato risulta essere quello dei finanziamenti a gevolati (68,8%) es. Fondo Rotativo per le imprese del MISE, fondi con provvista agevolata BEI, ecc. ecc., seguito dalle obbligazioni solidali (25%) e gli strumenti di social
venture capitalism (18,8%).
Inoltre, il 55,2% delle organizzazioni ha avviato percorsi di misurazione di impatto sociale delle proprie attività. Su questo tema si evidenzia un’esigenza in termini di supporto formativo (nell’ambito dell’offerta di non financial services da parte degli istituti di credito), insieme ad altri aspetti legati, ad esempio, alla costruzione di nuovi modelli organizzativi, all’educazione finanziaria e alle modalità di realizzazione di campagne di crowdfunding.
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