La certificazione della Science Based Targets Initiative
Target net zero, Sbti crea uno Standard
Arriva il primo Net-Zero Corporate Standard basato sulla scienza. A lanciarlo è la Science Based Targets Initiative (Sbti), ente globale che consente alle aziende di fissare obiettivi di riduzione delle emissioni in linea con la scienza. Si tratta della prima certificazione scientifica che fornisce una valutazione credibile e indipendente della definizione degli obiettivi di net zero delle aziende, in linea con il target dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento planetario a 1,5°C. Il 10 novembre, la Sbti lancerà la “Net-Zero Foundations for Financial Institutions: Draft for Public Consultation”.
Nell’ambito del progetto pilota, sette società hanno adottato per prime un percorso di decarbonizzazione, basato sulla scienza e verificato dalla Sbti. Sono: AstraZeneca (Regno Unito), Cvs Health (Stati Uniti), Dentsu International (Regno Unito), Holcim (Svizzera), Jll (Stati Uniti), Ørsted (Danimarca) e Wipro (India). A partire da gennaio 2022, la Sbti inizierà a convalidare gli impegni anche di altre aziende lo desiderano. Ad oggi, più di 600 organizzazioni si sono impegnate a raggiungere il net zero basato sulla scienza prima del 2050 attraverso la campagna Business Ambition for 1,5°C di Sbti.
Lo standard è stato sviluppato in consultazione con un gruppo indipendente, composto da esperti del mondo accademico, della società civile, della scienza e delle imprese. L’Expert Advisory Group continuerà a perfezionare e sviluppare lo standard, esaminando le best practice al di là della mitigazione della catena del valore e della riduzione delle emissioni Scope 3. L’iniziativa si inserisce nel filone degli sforzi per definire e sviluppare metriche sul net zero per le istituzioni finanziarie.
I REQUISITI DELLO STANDARD
La Sbti ha stabilito che le aziende che adottano il Net-Zero Corporate Standard dovranno fissare obiettivi scientifici sia a breve sia a lungo termine in tutti gli ambiti. Gli obiettivi a breve termine coprono le riduzioni immediate delle emissioni per i prossimi 5-10 anni, mentre gli obiettivi a lungo termine determinano il livello totale di decarbonizzazione entro il 2050 o prima. Per allineare gli obiettivi net zero con la scienza, è necessaria in primis un’azione rapida per dimezzare le emissioni prima del 2030 e tagli del 90-95% delle emissioni entro il 2050.
Le emissioni che non è possibile tagliare, al massimo il 5-10% del totale, invece, devono essere neutralizzate attraverso la rimozione del carbonio. Le attività di neutralizzazione possono assumere la forma di rimozioni tecnologiche, come Direct Air Capture (Dac) con stoccaggio geologico, e soluzioni basate sulla natura, come la riforestazione. Il principio alla base dello standard di Sbti è la “gerarchia di mitigazione”: le società devono affrontare le emissioni della propria catena del valore e implementare strategie di mitigazione per raggiungere l’obiettivo net zero. Tuttavia, l’iniziativa raccomanda alle organizzazioni di effettuare investimenti per ridurre le emissioni anche al di fuori delle loro catene del valore.
Alessia Albertin
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