Stop al condizionatore? Favorevoli solo 2 milanesi su 10
Il 93% degli Italiani si dice già attivo o intenzionato ad adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico. Ma con alcuni evidenti ripensamenti nel momento di passare dalla teoria alla pratica. Lo spiega una ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, che ha esaminato come si stanno modificando comportamenti e attitudini degli italiani nella quotidianità dell’attuale scenario di crisi energetica. Lo studio è stato realizzato attraverso 1.720 interviste, condotte mediante metodo cawi (Computer Assisted Web Interviewing: metodologia di raccolta dati che si basa sulla compilazione di un questionario via web).
Di fronte alla larga maggioranza che esterna buone intenzioni, la ricerca rivela che, analizzando i singoli comportamenti, anche piccole accortezze che richiedono sforzo minimo sono ancora lontane dalla piena diffusione: non lasciar correre acqua inutilmente è il comportamento più diffuso, ma viene adottato solo dal 64% della popolazione, seguito dall’azionare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico (54%), dallo scegliere elettrodomestici a basso consumo (52%) e sostituire le vecchie lampadine con quelle a led (48%).
I buoni propositi perdono poi consensi quando si parla di comfort climatico: solo il 44% è disposto a ridurre la temperatura dei termosifoni d’inverno, mentre meno di un italiano su tre (il 31%) si dichiara pronto a rinunciare o a ridurre l’uso del condizionatore d’estate. Su quest’ultimo punto, la maglia nera va ai milanesi, disposti al sacrificio solo nel 22% dei casi.
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