State Street: gli Esg «migliorano» gli investimenti degli istituzionali
L’integrazione di una strategia Esg «migliora significativamente gli investimenti» per gli istituzionali. Lo sostiene il 68% degli intervistati in occasione di una indagine globale condotta tra 475 istituzioni da State Street Global Advisors, la divisione di asset management di State Street Corporation.
Inoltre, emerge sempre da questa ricerca, il 77% degli intervistati ha dichiarato di aver investito nelle strategie Esg «perché questi fattori svolgono una funzione rilevante nella performance finanziaria in senso più ampio delle società quotate». L’active ownership, per esempio, rimane una componente fondamentale della strategia nel suo complesso: i risultati mostrano che il 78% dei fondi pensione ha un certo livello di coinvolgimento sugli Esg nelle società in cui investe, guardando quindi oltre al mero screening negativo.
Alcune difficoltà da superare, però, restano. Il 57% degli intervistati, per esempio, afferma che è difficile valutare le prestazioni rispetto ai concorrenti. Il 56% ha dichiarato che una delle problematiche chiave è stata la valutazione accurata dei gestori esterni delle strategie Esg. Quasi la metà (49%) dei fondi pensione dichiara che commissioni e spese sono le principali barriere per l’ulteriore integrazione delle strategie Esg nei portafogli, seguite dalla carenza di competenze interne in materia.
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