S&P, green bond in crescita. Ma occhio agli Esg
Non è detto che i green bond crescano per sempre. Potrebbero essere sostituiti da altre forme di emissione verde, o, soprattutto, potrebbe vedersi all’orizzonte un sistema così Esg-compliant che perderebbe di significato la distinzione green. Il concetto emerge nell’analisi di S&P Global Rating (ex Standard & Poor’s) su The green bond market 2019.
In particolare, l’agenzia di rating evidenzia come la «modesta crescita 2018» mascheri in realtà l’esistenza di «robusti fondamentali per il mercato 2019», su cui prevede una crescita del labeled green bond market pari all’8 per cento. I fondamentali sono legati alla spinta normativa verso la sostenibilità, all’ingresso di nuovi player sul lato emittenti (inclusi emittenti sovrani) e alla crescente ricerca di occasioni di investimento green sul fronte della domanda.
L’aspetto più interessante, appunto, riguarda la valutazione di lungo periodo. «Riteniamo – si legge nell’analisi – che lo sviluppo della finanza Esg possa in qualche misura ridurre l’emissione di green bond, poiché gli emittenti vanno a integrare gli aspetti green in più ampie strategie di sostenibilità».
Green BondS&PStandard & Poor’sstudiericerche