Snam, primo Transition Plan. Focus emissioni e biodiversità

21 Ott 2024
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Snam ha svelato la scorsa settimana il suo primo Transition Plan. Il documento, approvato dal cda e presentato con una notevole enfasi mediatica, alla presenza sia della presidente Monica de Virgiliis sia dell’amministratore delegato Stefano Venier, delinea gli obiettivi, le azioni, le risorse e la governance che l’azienda metterà in atto verso un sistema economico a basse emissioni di carbonio, «con iniziative attuabili – spiega una nota – sul contenimento delle emissioni e la biodiversità e il ruolo crescente della finanza sostenibile». Gli obiettivi principali, sottolinea Snam, includono il Net Positive Impact sulla natura entro il 2027, il 52% degli investimenti allineati alla tassonomia Ue entro il 2032 e la neutralità carbonica entro il 2040.

Il documento, spiega una nota, si basa su scenari energetici a lungo termine che rappresentano l’evoluzione più aggiornata della domanda energetica italiana, in coerenza con quelli sviluppati congiuntamente con l’operatore di trasporto elettrico italiano, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) 2024 e gli scenari europei del settore, come ad esempio quelli elaborati dai gestori di rete continentali (Entsos). Questi riferimenti stabiliscono il contesto in cui Snam opererà entro il 2040 estendendo il fronte temporale, per la prima volta, fino al 2050, a completamento del percorso di transizione al Net Zero.

Il percorso di Snam verso il Net Zero si baserà su due pilastri principali: la riduzione delle emissioni (anche grazie all’approccio multi-molecola) e la minimizzazione dell’impatto sulla biodiversità. Su quest’ultimo punto, Snam si impegna a raggiungere la Zero Net Conversion quest’anno e a generare un impatto positivo sulla natura entro il 2027, che prevede il completo ripristino della vegetazione e del paesaggio ex ante combinati con policy definite sulla gestione del territorio, dell’acqua e dei rifiuti.

IL RUOLO DELLA FINANZA

La finanza sostenibile, prosegue la nota, supporterà la più ampia strategia di Snam e gli sforzi di transizione, in linea con gli obiettivi di sostenibilità del gruppo, passando dal 40% del totale dei finanziamenti impegnati nel 2020 a circa l’80% nel 2023. La quota di finanza sostenibile aumenterà ulteriormente all’85% entro il 2027. Gli strumenti sustainability-linked di Snam adeguano le loro caratteristiche finanziarie a seconda che determinati KPI di Sostenibilità, predefiniti in fase di sottoscrizione, siano raggiunti o meno entro una data stabilita, rafforzando così l’impegno dell’azienda a raggiungere i propri target di decarbonizzazione: oltre il 50% del finanziamento sostenibile oggi è legato agli indicatori di riduzione delle emissioni, a ulteriore conferma del più ampio impegno di Snam in materia di sostenibilità.

 

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