Sei italiane tra le 100 società più inclusive del mondo
Refinitiv, società del London Stock Exchange Group che fornisce ricerche e dati in ambito finanziario, ha pubblicato l’edizione 2021 del suo Diversity and Inclusion Index, l’indice internazionale che valuta oltre 11mila aziende quotate in base alle loro performance in tema di diversità e inclusione.
L’analisi si svolge esclusivamente su dati pubblici: bilanci, relazioni finanziarie, notizie stampa, e siti web. Le organizzazioni vengono classificate sulla base di 24 parametri riconducibili a quattro categorie chiave: diversità di genere, inclusione, sviluppo delle persone e controversie.
L’index stila una classifica delle prime 100 società che offrono l’ambiente di lavoro con il maggior grado di diversità e inclusione a livello mondiale. Quest’anno si sono aggiudicate il podio la statunitense Gap con 86 punti, la Royal Bank of Canada con 81 punti e l’irlandese Accenture con 80.25 punti.
Nella top 100 si sono piazzate anche sei aziende italiane. Al 7° posto della classifica globale troviamo Enel con 79 punti, seguita da Infrastrutture Wireless Italiane al 31° posto con 73.75 punti, Telecom Italia al 42° e Hera al 43° con con 72.5 punti ciascuna. A metà dell’indice si è posizionata Intesa Sanpaolo, 50° con 72 punti, mentre Salvatore Ferragamo chiude l’elenco delle italiane con il 61° posto e 71.5 punti.
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