Schroeder, il 72% degli italiani è più Sri di 5 anni fa
L’ultimo Schroeder Investment Study annuale condotto dalla società di investimenti (su oltre 22.000 investitori di 30 Paesi) ha evidenziato il crescente interesse globale e italiano verso la sostenibilità. Il 72% del campione italiano, infatti, ha dichiarato che investire in modo sostenibile è più rilevante di quanto non fosse cinque anni fa. A livello globale il 32% lo considera “significativamente importante”, mentre in Italia la percentuale è del 27 per cento. Più alto il numero di chi lo considera in qualche modo più importante (il 46% a livello mondiale, il 44% in Italia). Inoltre, dal 2012 ad oggi, il 64% degli investitori ha incrementato il capitale allocato in fondi di investimento sostenibili, tendenza che interessa anche il 55% degli investitori italiani.
L’Esg ha conquistato il primo posto anche tra gli argomenti che gli investitori vorrebbero conoscere meglio, insieme ai costi di investimento e all’efficienza fiscale, scavalcando temi come asset class e compounding effect (l’effetto interesse-composto). E non è tutto. Infatti, chi decide di investire eticamente lo fa perché ritiene che l’impatto positivo influisca maggiormente rispetto al profitto (38% contro il 32%).
«La profittabilità resta centrale nelle scelte di investimento – è intervenuta Jessica Ground, global head of Stewardship di Schroders – ma l’interesse per la sostenibilità sta aumentando. Gli investitori ormai vedono sostenibilità e rendimento come due fattori interconnessi».
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