Sbti posticipa il Corporate Net Zero Standard

21 Feb 2025
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La Science Based Targets Initiative (Sbti) ha aggiornato i piani per il processo di sviluppo del nuovo Corporate Net Zero Standard, ritardando le tempistiche per la prima consultazione a non prima di marzo 2025.

Come anticipato nella rassegna stampa settimanale, lo Standard, lanciato nel 2021 per valutare e certificare gli impegni di decarbonizzazione delle aziende per raggiungere il Net zero, doveva essere aggiornato possibilmente già nel 2025. L’aggiornamento avrebbe dovuto consentire, tra le cose, l’uso di crediti di carbonio per aiutare ad affrontare le emissioni Scope 3 negli obiettivi climatici aziendali. Sbti aveva previsto di pubblicare una bozza per la consultazione nel 2024, con l’aggiornamento dello standard nel 2025, tuttavia nell’ultimo aggiornamento l’iniziativa è stata posticipata a «non prima di marzo 2025», dove verrà poi seguita da una seconda consultazione pubblica su una versione modificata in un secondo momento.

I motivi di questo posticipo sono dovuti a un anno di polemiche che si sono susseguite dall’annuncio del possibile utilizzo dei crediti di carbonio per affrontare le emissioni Scope 3, in cui una lettera dello staff di Sbti aveva chiesto le dimissioni del Ceo e del board, seguiti poi dall’effettiva rinuncia del Ceo Luizi Amaral, formalmente per «ragioni personali».

Tracy Wyman, Chief Impact Officer di Sbti, ha dichiarato che «raggiungere il net zero non sarà mai semplice, ma che la guida fornita alle aziende per raggiungerlo dovrebbe esserlo», per questo motivo la posticipazione gli risulta necessaria per potere affrontare al meglio il tema.

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