Saltano le banche etiche “riconosciute” per legge
Tramonta l’idea che l’Italia possa prevedere nel proprio ordinamento l’istituto delle banche etiche. Infatti, sono stati dichiarati inammissibili i due emendamenti presentati rispettivamente in Commissione Finanze e in Assemblea dall’onorevole Giulio Marcon e da altri 62 cofirmatari, di cui ETicaNews aveva parlato il mese scorso, e che riguardavano l’introduzione di una definizione degli «operatori bancari di finanza etica» e la previsionde di un’esclusione dal reddito imponibile di una «quota pari al 75 per cento delle somme destinate ad incremento del capitale proprio» di questi istituti bancari. Gli emendamenti in questione, volti a modificare il testo del disegno di legge di conversione del Decreto legge 14 febbraio 2016, n.18 recante «misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi ela gestione collettiva del risparmio», non sono quindi stati votati. Il testo finale del disegno di legge è stato invece approvato dalla Camera ed è passato all’esame del Senato.
Aldo Sghirinzetti
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