@salonesri/ Comgest: «L’approccio quality growth favorisce le strategie Esg»
Le potenzialità dell’impact investing e la crescita del mercato dei Green Bond, ma anche la strategia degli Etf Esg e la conferma “empirica” della resilienza degli investimenti sostenibili. Sono alcuni dei temi toccati dai protagonisti della V edizione del @saloneSRI, che si è tenuta in versione reloaded il 24 novembre 2020, ai microfoni di ETicaNews nella serie “Pillole SRI. Cinque minuti con”.
Gabriella Berglund, responsabile Comgest per l’Italia, in questo intervento spiega qual è l’approccio della società per includere gli Esg nella gestione azionaria attiva. Berglund sottolinea come l’approccio quality growth, favorisca la ricerca non soltanto di società «che mostrino un una crescita importante dei loro utili ma anche un aspetto qualitativo importante», e in questa sede «è stato semplice integrare gli aspetti non finanziari in questa nozione di qualità che già applicavamo agli aspetti finanziari». Comgest basa la sua strategia di gestione azionaria Esg su tre pilastri: i rating interni, utilizzati dai gestori nell’inclusione o esclusione delle società in portafoglio; l’engagement, «elemento questo molto importante in questo cerchiamo di avere un impatto sulla società in particolare tramite le politiche di voto»; e, infine, il terzo pilastro, dato dalla «promozione di quanto facciamo», ossia la trasparenza, confermata anche dall’adesione a iniziative a livello internazionale come UnPri e Cdp.
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