può valere il 5-10% del rischio complessivo
Rischio Esg ridotto in 4 mosse
Con la definizione di rischio ESG si intende il rischio derivante da fattori riconducibili a tematiche ESG, ossia correlate a problematiche ambientali, sociali e di governance, che abbiano impatto sulle performance dei titoli detenuti in portafoglio dai fondi.
In Etica Sgr approcciamo lo studio del rischio ESG attraverso una metodologia, creata internamente dal Risk Management della società, che si basa su 4 punti chiave. Il primo punto coinvolge il team dell’Area Ricerca, che si occupa di selezionare le società appartenenti all’Universo Investibile dei nostri fondi, attribuendo loro un punteggio ESG. Questo primo aspetto non identifica un rischio di natura strettamente finanziario, ma è sicuramente un elemento prezioso per identificare ed evitare le problematiche di natura reputazionale. Si tratta di un fattore importante visto che in alcuni casi il danno reputazionale di una società può tradursi in una perdita di valore dei suoi titoli azionari e obbligazionari, correlazione che si verifica in particolare quando ci troviamo di fronte a small e mid caps.
Il secondo aspetto riguarda invece i punteggi ESG assegnati alle diverse società. A partire da questi punteggi viene calcolato il punteggio medio ponderato di ogni fondo che rappresenta un giudizio sulla qualità ESG dei portafogli e non una misura di rischio in senso stretto.
Il terzo riguarda la stima della perdita finanziaria del portafoglio azionario, sotto stress e via VaR, per effetto dei soli fattori di rischio ESG. Attraverso il nostro modello riusciamo a stimare che il rischio della sola componente ESG ammonta a circa il 5-10% del rischio complessivo. Un risultato che riteniamo molto rilevante.
Infine, l’ultimo punto riguarda l’elaborazione di una metrica proprietaria di natura puramente statistica che ha una significativa correlazione con il rischio finanziario. In altre parole, partendo dal concetto che una misura del disordine di un sistema è una stima del suo rischio, si ricorre ad una funzione basata sul livello dei punteggi ESG e sulla loro distribuzione nei portafogli dei fondi. Si è evidenziato un risultato molto interessante: a livello settoriale (non per ogni singolo titolo), sussiste una robusta corrispondenza statistica tra il rischio ESG così espresso e il rischio finanziario, in primis declinato in termini di VaR non diversificato.
In altri termini, i risultati delle nostre analisi paiono suffragare la tesi che, per i fondi di Etica Sgr, la tradizionale assunzione di un moderato rischio finanziario si accompagna alla scelta di allocazione in un Universo Investibile di società ad alto valore etico, ossia con elevate valutazioni ESG.