Rinviata di un anno la legge Ue sulla deforestazione
Il 14 novembre il Parlamento europeo ha votato per rimandare di un anno l’attuazione della legge sulla deforestazione.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 392 “Deforestazione, il Parlamento Ue rinvia la legge”), il rinvio di 12 mesi, fino al dicembre 2025, era stato proposto dalla Commissione europea il mese scorso, sotto pressione da parte di un gruppo di 20 Paesi membri dell’Ue, diverse società europee e Paesi come Brasile, Indonesia e Stati Uniti.
A spingere per il rinvio sono state le formazioni di centro-destra, Partito popolare europeo e Conservatori e Riformisti, sostenuti dai gruppi di estrema destra, Patrioti ed Europa delle nazioni sovrane.
I legislatori hanno anche proposto modifiche per indebolire la legge, tra cui annacquamento del divieto di importazione di prodotti come carne bovina e soia legati alla deforestazione; e l’aggiunta di una nuova categoria di Paesi “senza rischi”, con controlli molto più leggeri. Ora il Parlamento dovrà avviare negoziati con gli Stati Ue per trovare un compromesso.
Il nuovo respingimento contro l’agenda ambientale del blocco rischia di accentuare le divisioni tra i partiti tradizionali alle prese con la formazione della nuova Commissione europea.
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