L’ultimo sondaggio di Kpmg, “The move to mandatory reporting: Survey of Sustainability Reporting 2024”, prodotto ogni due anni, ha analizzato i report di sostenibilità di 5.800 tra più grandi aziende del mondo, in 58 Paesi e giurisdizioni a livello globale.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 394 “Kpmg, sempre più retribuzioni legate agli Esg”), i risultati dividono le aziende tra più grandi a livello globale (le “G250”) e le più grandi per regione (le “N100”). Lo studio ha rilevato che il 41% delle G250 e il 30% delle N100 stanno integrando le prestazioni Esg nella retribuzione dei dirigenti e dei consigli di amministrazione, contro rispettivamente il 40% e il 24% nel 2022.
In più, il 56% delle G250 e il 46% delle N100 ha un membro dedicato nei propri cda o leadership team con responsabilità per le questioni di sostenibilità, rispetto al 45% e 34% nel 2022.
Dal report emerge che la maggior parte delle aziende è ancora nelle prime fasi dell’allineamento alla Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), con solo il 2% delle G250 e il 12% delle aziende europee che fanno riferimento agli standard Esrs nella loro rendicontazione. Inoltre, il 50% delle G250 e il 45% delle aziende europee stanno utilizzando la doppia materialità.
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