Rating Esg, si estende l’idea di un codice volontario
Prende campo l’idea di una autoregolamentazione dei rating Esg. La Securities and Futures Commission (Sfc) ha annunciato che sponsorizzerà e sosterrà lo sviluppo di un codice di condotta volontario per i fornitori di rating e dati Esg che forniscono prodotti e servizi a Hong Kong. Il Codice volontario, si legge in una analisi di Linklaters, sarà sviluppato da un gruppo di lavoro del settore, guidato dall’International Capital Market Association (Icma), e si prevede che una prima bozza sarà disponibile per la consultazione all’inizio del 2024. Una volta ultimato il Codice volontario, la Sfc prevede di emanare una guida basata sui principi per le società autorizzate a utilizzare il codice per la due diligence e la valutazione continua dei fornitori di servizi Esg.
Lo sviluppo di un Codice volontario, commenta sempre Linklaters, significa quindi che l’Sfc non cercherà di imporre linee guida normative ai fornitori di servizi Esg, un approccio adottato in giurisdizioni come l’Ue. Al contrario, la Sfc vuole favorire il settore ed evitare la frammentazione e descrive l’approccio come “equilibrato, flessibile e proporzionato”.
Hong Kong non è l’unica ad aver adottato l’approccio della creazione di un codice volontario. A Singapore, il Mas ha recentemente messo in consultazione un codice volontario per i fornitori di prodotti di rating e dati Esg, mentre il Giappone ha già pubblicato il proprio codice volontario.
Nel Regno Unito, la Fca sta anche sostenendo lo sviluppo di un codice volontario guidato dal settore, e guidato anche dall’Icma e dall’International Regulatory Strategy Group. Tuttavia, oltre a questo, il governo britannico ha avviato una consultazione sull’opportunità di introdurre una regolamentazione per i fornitori di rating Esg e sulla potenziale portata di un regime normativo.
Esg ratingFcaicmaLinklatersnormativasfc