Rating di legalità, le assegnazioni aumentano del 111%
Il 71% delle 583 richieste di assegnazione del Rating di legalità presentate nel primo quadrimestre del 2016 ha dato luogo ad una nuova attribuzione del rating. Lo ha comunicato l’Antitrust specificando che l’aumento è di ben 111 punti percentuali rispetto al quadrimestre corrispondente dello scorso anno (il rating è partito a gennaio 2013). A questi dati si aggiungono 34 tra rinnovi e conferme (il 6% del totale) e 16 aumenti di punteggio (il 3% del totale). Ventisette sono invece le imprese a cui è stato negata l’attribuzione del rating (il 5% del totale), a cui si aggiungono 3 casi di sospensione e 4 revoche.
Il Rating di legalità, approvato dal Parlamento nel 2012, premia le imprese virtuose con un punteggio da 1 a 3 “stellette”. Possono farne richiesta le società che hanno un fatturato superiore ai due milioni di euro annui e che sono iscritte al registro delle imprese da almeno due anni. Altri requisiti prevedono l’assenza di precedenti penali e tributari, o di condanne per illeciti antitrust negli ultimi due anni. L’impresa deve inoltre effettuare pagamenti e transazioni finanziarie oltre i mille euro esclusivamente con strumenti tracciabili. Una volta ottenuto il rating, l’azienda ha dei vantaggi nella concessione di finanziamenti da parte delle Pa e nell’accesso al credito bancario.
Dal gennaio 2013 al 30 aprile 2016, a fronte di 2.828 richieste pervenute all’Antitrust, sono stati attribuiti 1.789 Rating di legalità.
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