Tra il 2014 e il 2016 le imprese che hanno ricevuto i punteggi più alti da parte della società di rating della sostenibilità CsrHub hanno anche mostrato evidenza di un impatto positivo delle strategie di sostenibilità sulle perfomance finanziarie (secondo quanto emerso dall’analisi dei loro bilanci). A dirlo è la seconda edizione di «Sustainability Reporting Trends in North America 2017», un’analisi condotta dal Centre for Sustainability and Excellence su 551 aziende di Usa e Canada, molte delle quali parte della lista Fortune Global 500.
I settori dove i report di sostenibilità sono più presenti, spiega la ricerca, sono energia e utility, servizi finanziari, alimentare e minerario, mentre il settore tecnologico è sotto rappresentato. Il 79% delle imprese che nel 2015 e 2016 hanno pubblicato un rapporto di sostenibilità sono public company, cioè società ad azionariato diffuso, mentre le piccole e medie imprese rappresentano solo il 5% nel caso degli Usa e l’8% del Canada.
Sta aumentando l’uso di specifiche linee guida di rendicontazione, con il 65% delle aziende che si affidano a quelle della Global Reporting Initiative. Procede invece lentamente l’implementazione dei Sustainable development goals nelle strategie aziendali: nel 41% dei casi si prevede una loro integrazione nei prossimi 5 anni e il 71% delle società dice di lavorare già a una pianificazione su come inserire gli Sdg nei programmi dell’impresa.
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