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Rassegna stampa aumentata ESG/ 379

1 Lug 2024
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In questo numero: Usa, la Corte Suprema blocca legge anti-inquinamento - Clima, investitori responsabili difendono l’engagement collaborativo - Reporting Esg, l’Issb vuole armonizzare gli standard globali - Net zero, l’Iigcc aggiorna il suo framework - Greenwashing, l’Iso prepara uno standard Net zero - Clima, aumentano i contenziosi

Quadrato_ETpro_OBLa “Rassegna stampa aumentata ESG” di ETicaNews, è un resoconto di analisi e commenti, principalmente orientato a livello internazionale, che punta la lente su alcuni dei principali snodi dell’informazione sui temi di sostenibilità negli ultimi sette giorni. Dando la precedenza agli argomenti su cui l’attenzione di ETicaNews è costante.

USA, LA CORTE SUPREMA BLOCCA LEGGE ANTI-INQUINAMENTO

  • OGGETTO – La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato l’applicazione del piano dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente per limitare le emissioni delle centrali elettriche
  • DATA – 27 giugno 2024
  • FONTE – Supreme Court halts enforcement of the EPA’s plan to limit downwind pollution from power plants
  • PAROLE CHIAVE: Stati Uniti, Epa, Corte Suprema, inquinamento, centrali elettriche, emissioni, contenzioso climatico, Corte d’Appello Federale, repubblicani, democratici

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato l’applicazione del piano dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa) per limitare l’inquinamento delle centrali elettriche. La norma ha l’obiettivo di limitare le emissioni di ciminiere dalle centrali elettriche e da altre fonti industriali che inquinano le aree sottovento. Ohio, Indiana e West Virginia, tre Stati a guida repubblicana e produttori di energia, e rappresentanti dell’industria siderurgica hanno fatto causa contro la regola, sostenendo che sia costosa e inefficace. La causa è stata depositata presso la Corte d’Appello Federale di Washington e i querelanti hanno anche chiesto alla Corte Suprema di sospendere l’applicazione del piano dell’Epa in attesa della sentenza del tribunale competente. Contro la richiesta di sospensione, l’amministrazione Biden e alcuni Stati a guida democratica hanno argomentato che il piano stava riducendo l’inquinamento atmosferico e salvando vite umane negli 11 Stati in cui è già stato applicato. La Corte ha deciso la sospensione con un voto di 5-4.

unpri, l’engagement È un dovere fiduciario

  • OGGETTO – I Principi per l’investimento responsabile, la Generation Foundation e l’Un Environment Programme Finance Initiative hanno pubblicato il rapporto finale del progetto Legal Framework for Impact
  • DATA – 27 giugno 2024
  • FONTE – Regulators should clarify collective engagement part of fiduciary duties, says PRI
  • PAROLE CHIAVE: Un Pri, Generation Foundation, Unep Fi, Legal Framework for Impact, sostenibilità, dovere fiduciario, investitori responsabili, stewardship, engagement collaborativo, cambiamento climatico, Climate Action 100+, anti-Esg

I Principi per l’investimento responsabile (UnPri), la Generation Foundation e l’Un Environment Programme Finance Initiative (Unep Fi) hanno pubblicato il rapporto finale del progetto a cui hanno collaborato, il Legal Framework for Impact. Il report, che si focalizza sui temi della sostenibilità e del dovere fiduciario per gli investitori responsabili, contiene anche raccomandazioni per i regolatori, in particolar modo sulla stewardship, poiché le attuali politiche e linee guida non sono ritenute all’altezza. Dal report emerge che la comunità degli investitori responsabili considera l’engagement collaborativo vitale per affrontare rischi sistemici come il cambiamento climatico; ma l’adesione alle iniziative sul clima, in particolare alla Climate Action 100+, è stata presa di mira dal movimento anti-Esg negli Stati Uniti. Secondo il trio, i politici e le autorità di regolamentazione dovrebbero chiarire che l’impegno collaborativo è uno «strumento essenziale» per gli investitori nello «svolgimento dei loro doveri fiduciari».

reporting esg, l’issb vuole armonizzare i piani di transizione

  • OGGETTO – L’International Sustainability Standards Board della Fondazione Ifrs ha annunciato la collaborazione con il Ghg Protocol e la Transition Plan Taskforce per standardizzare i requisiti di rendicontazione della sostenibilità per le aziende
  • DATA – 24 giugno 2024
  • FONTE – ISSB Moves to Standardize Reporting on Climate Transition Plans, GHG Emissions
  • PAROLE CHIAVE: Issb, Fondazione Ifrs, Ghg Protocol, Transition Plan Taskforce, standard, rendicontazione della sostenibilità, disclosure, piani di transizione climatica, emissioni di gas serra, catena del valore

L’International Sustainability Standards Board (Issb) della Fondazione Ifrs ha annunciato il lancio di una serie di iniziative per standardizzare i requisiti di rendicontazione della sostenibilità per le aziende, con particolare attenzione alla disclosure dei piani di transizione climatica e alla misurazione delle emissioni di gas serra lungo la catena del valore. L’Issb ha anche firmato un accordo con il Ghg Protocol per garantire la compatibilità tra gli standard di rendicontazione dei gas serra delle due organizzazioni. Inoltre, la Fondazione Ifrs assumerà la responsabilità del quadro di disclosure della Transition Plan Taskforce (Tpt) del Regno Unito, il Tpt Disclosure Framework che mira a fornire alle aziende un gold standard per la disclosure dei loro piani di transizione climatica, con l’obiettivo di allineare la rendicontazione sugli obiettivi di transizione tra gli standard Tpt e Ifrs S2 e ridurre così la frammentazione delle informazioni fornite al mercato.

net zero, l’iigcc aggiorna il framework per la finanza

  • OGGETTO – L’Institutional Investors Group on Climate Change ha aggiornato il suo Net-zero Investment Framework per la decarbonizzazione del settore finanziario
  • DATA – 24 giugno 2024
  • FONTE – IIGCC net-zero guidance moves away from financed emissions focus
  • PAROLE CHIAVE: Iigcc, Net-zero Investment Framework, Gfanz, Paao, decarbonizzazione, Net zero, disclosure, emissioni finanziate, collaborazione

L’Institutional Investors Group on Climate Change (Iigcc) ha aggiornato il suo Net-zero Investment Framework, pubblicato per la prima volta nel 2021, che funge da guida generale del settore finanziario alla decarbonizzazione. Il quadro è utilizzato per gli impegni Net zero assunti dalla Glasgow Financial Alliance for Net Zero (Gfanz) e dal Paris Aligned Asset Owners (Paao). Il framework incoraggia la disclosure di informazioni riguardanti investimenti in soluzioni climatiche, asset di transizione o esposizioni ai mercati emergenti per fornire un quadro più chiaro di come stanno supportando la decarbonizzazione del mondo reale. Le nuove linee guida si allontanano dal focus sulla rendicontazione delle emissioni finanziate associate ai portafogli e ai prestiti, su cui si erano tradizionalmente concentrate, per il timore che ciò possa limitare i finanziamenti per i settori difficili da abbattere, che richiederanno molto tempo per decarbonizzarsi e più capitale, a favore delle aziende che hanno già fatto progressi verso gli obiettivi climatici. Inoltre, il nuovo quadro introduce un linguaggio più rigoroso sui limiti della collaborazione tra i membri.

greenwashing, l’iso prepara uno standard net zero

  • OGGETTO – L’Organizzazione internazionale per la standardizzazione ha iniziato a sviluppare un nuovo standard internazionale sul Net Zero per gli obiettivi e le strategie Net zero delle aziende
  • DATA – 28 giugno 2024
  • FONTE – ISO to Launch Global Net Zero Standard
  • PAROLE CHIAVE: Iso, standard, Iso Net Zero, Net Zero, greenwashing, British Standards Institution, Icontec, organismi nazionali di standardizzazione, Cop

L’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (Iso) ha iniziato a sviluppare un nuovo standard internazionale sul Net Zero, con l’obiettivo di fornire chiarezza e credibilità agli obiettivi e alle strategie Net zero delle organizzazioni e di prevenire il greenwashing. Il processo per sviluppare il nuovo standard è stato convocato dall’organismo nazionale di standardizzazione del Regno Unito, il British Standards Institution, in collaborazione con l’organismo nazionale di standardizzazione della Colombia, Icontec, e la partecipazione degli organismi nazionali di standardizzazione di oltre 170 Paesi. Inoltre, una consultazione pubblica dovrebbe essere aperta entro il 2025. Lo sviluppo dello standard segue il lancio, alla Cop27 del 2022, delle linee guida Iso Net Zero, che forniscono alle organizzazioni uno strumento di best practice per la creazione di strategie net zero complete, e che l’Iso sta ora lavorando per trasformare in uno standard internazionale, verificabile in modo indipendente, che dovrebbe essere presentato alla conferenza Cop30 del 2025.

clima, in aumento i Contenziosi nel mondo

  • OGGETTO – Il Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment della London School of Economics ha pubblicato un nuovo report con i dati aggiornati sui contenziosi climatici nel mondo
  • DATA – 27 giugno 2024
  • FONTE – Lawsuits Targeting ‘Climate Washing’ Becoming More Frequent
  • PAROLE CHIAVE: Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment, London School of Economics, contenzioso climatico, Sabin Center for Climate Change Law, Columbia, climate-washing

Il Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment della London School of Economics ha pubblicato un nuovo report con i dati aggiornati sui contenziosi climatici nel mondo. Il rapporto annuale analizza un database di 2.666 casi di contenzioso sul clima compilato dal Sabin Center for Climate Change Law della Columbia. Dal report emerge che, nel 2023 circa 233 nuove cause ambientali sono state depositate in tutto il mondo. Il contenzioso sul clima è in aumento soprattutto nel Sud del mondo. Inoltre, stanno diventando sempre più frequenti le azioni legali da parte di gruppi di attivisti contro aziende accusate di “climate-washing”.  Nel 2023 sono stati presentati 47 nuovi casi di “climate-washing” contro aziende e governi di tutto il mondo, accusati di mentire sui loro progressi nell’affrontare il cambiamento climatico. Infine, dal report risulta che circa il 70% delle cause tra il 2016 e il 2023 si è concluso a favore dei querelanti.

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