ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… studiano la sostenibilità/ 80

25 Feb 2022
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Una selezione di studi e ricerche su business e finanza responsabili che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. In questo numero: Università di Zurigo, Esade Business School e Ieseg School of Management, NewClimate Institute e Carbon Market Watch, Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Morningstar

Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e della finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DEL PAPER…

Who pays for sustainability? An analysis of sustainability-linked bonds” (Università di Zurigo)

ARTICOLO: Esg-linked bond: occhio agli emittenti

La maggior parte dei sustainability-linked bond permette e incentiva miglioramenti in termini di performance Esg, favorendo a un costo inferiore l’accesso ai capitali per gli emittenti; in altri casi, per le aziende che non beneficiano del premium price Esg, l’emissione dei sustainability linked bond sembra essere strumentalizzata ai fini di comunicare al mercato un certo grado di commitment verso la sostenibilità, sfociando così nel rischio di greenwashing. Queste alcune tra le principali evidenze emerse dal paper “Who pays for sustainability? An analysis of sustainability-linked bonds”, elaborata dai ricercatori Julian F. Kölbel e Adrien-Paul Lambillon del Dipartimento di Banking & Finance dell’Università di Zurigo. L’analisi approfondisce i meccanismi di pagamento, pricing e premialità dei sustainability linked bond, registrando anche alcuni paradossi del mercato, tra cui il “free lunch” di cui beneficiano gli emittenti, i cui risparmi finanziari sono più alti della potenziale penalità.

ABBIAMO PARLATO DELL’ANALISI…

Hidden Gem or Fool’s Gold: Can Passive ESG ETFs Outperform the Benchmarks?” (Esade Business School e Ieseg School of Management)

ARTICOLO: Così gli Etf Esg battono il mercato

Tra inizio 2019 e fine 2020, gli Etf Esg hanno battuto l’S&P 500 di un 5,25% annuale. In particolare, gli Etf che applicano criteri d’inclusione hanno un differenziale positivo del 7,81%, mentre quelli che hanno attuato una politica d’inclusione ambientale (screening positivo ambientale) hanno sovraperformato del 13,8% rispetto agli Etf dell’S&P 500. I risultati emergono dall’analisi “Hidden Gem or Fool’s Gold: Can Passive ESG ETFs Outperform the Benchmarks?”, condotta da un professore dell’Esade Business School e due ricercatori della Ieseg School of Management per studiare il rapporto tra performance degli Etf e le loro strategie e natura Esg. Il campione Esg prende in considerazione 121 Etf Sri, quelli attivi negli Usa tra inizio 2010 e fine 2020, e li compara agli Etf dell’S&P 500. L’idea di partenza era di capire se le pratiche Esg influiscono direttamente sulla performance dei fondi.

ABBIAMO PARLATO DEL REPORT…

Corporate Climate Responsibility Monitor 2022” (NewClimate Institute e Carbon Market Watch)

ARTICOLO: I claim Net Zero sono veri solo al 40%

Le grandi aziende che dicono di perseguire l’obiettivo Net Zero in realtà si stanno impegnando, in media, a ridurre solo il 40% delle proprie emissioni, non del 100% come invece suggeriscono i claim. E appena 8 affrontano le emissioni Scope 3. Lo rileva il “Corporate Climate Responsibility Monitor 2022”, condotto dal NewClimate Institute in collaborazione con Carbon Market Watch, che analizza le strategie climatiche di 25 multinazionali, operanti in diverse aree geografiche e settori, la cui impronta complessiva ammonta a circa il 5% delle emissioni globali di gas serra. Lo studio mira a determinare la trasparenza e l’integrità morale dei loro principali impegni sul clima e a rivelare se le organizzazioni dimostrano una vera leadership sui temi climatici o se i loro claim sono solo greenwashing. I risultati del monitoraggio mostrano che gli impegni aziendali net zero dipendono in gran parte dalla compensazione delle emissioni di carbonio.

ABBIAMO PARLATO DELLA RICERCA…

Shared Value ed Enterprise Value – Evidenze empiriche e costruzione di un sustainability discounted cash flow model” (Fondazione Nazionale dei Commercialisti)

ARTICOLO: Shared value, quanto vale l’azienda Esg?

«La variabile Esg è in grado di incidere sul valore del capitale economico di una azienda nel momento in cui genera effetti sul costo del capitale o sui flussi di cassa». Questo l’assunto della ricerca della Fondazione Nazionale dei Commercialisti “Shared Value ed Enterprise Value – Evidenze empiriche e costruzione di un sustainability discounted cash flow model”. L’analisi ha individuato un modello operativo attraverso cui quantificare l’apporto di una strategia aziendale sostenibile al valore del capitale economico delle imprese, il “Sustainability Discounted Cash Flow” (Sdcf). La ricerca approfondisce la relazione fra shared value ed enterprise value. E rileva che una strategia aziendale improntata sulla sostenibilità è in grado di aumentare il valore economico dell’azienda grazie alla minore esposizione ai rischi, a un miglioramento della reputazione e alla conseguente riduzione del costo del capitale.

ABBIAMO PARLATO DEL RAPPORTO…

Global Sustainable Fund Flows” (Morningstar)

ARTICOLO: Morningstar, continua il flusso verso i fondi Sri

Il patrimonio globale dei fondi sostenibili è cresciuto del 9% nel quarto trimestre, raggiungendo 2.740 miliardi di dollari alla fine di dicembre 2021. Secondo il rapporto Global Sustainable Fund Flows di Morningstar, l’Europa continua a dominare lo spazio sostenibile, rappresentando quasi l’80% degli afflussi del quarto trimestre, mentre gli Stati Uniti rappresentano il 10%. Lo sviluppo dei prodotti è rimasto forte, con 266 nuovi lanci di fondi sostenibili a livello globale nel quarto trimestre. I gestori patrimoniali hanno continuato a riorganizzare e ridenominare i prodotti convenzionali in offerte sostenibili. La raccolta è cresciuta, spinta dal continuo interesse degli investitori per le tematiche Esg e dalla regolamentazione. Gli investitori hanno versato 142 miliardi di dollari in fondi sostenibili a livello globale, con un aumento del 12% rispetto al terzo trimestre. Il rispetto della Sfdr ha portato a un aumento della divulgazione Esg, anche se non ancora nella chiarezza.

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