ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… studiano la sostenibilità/ 66
Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e della finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
ABBIAMO PARLATO DEL report…
Insuring the climate transition: Enhancing the insurance industry’s assessment of climate change futures (UnepFi Psi)
ARTICOLO: Assicurazioni, ecco gli scenari sul rischio climatico
Una grossa porzione degli asset investiti a livello globale è detenuta dal settore assicurativo. Consapevoli del ruolo chiave per “reindirizzare” la finanza mondiale verso obiettivi di sostenibilità, 22 assicuratori e riassicuratori (tra cui l’italiana Generali) sottoscrittori dell’iniziativa Principles for Sustainable Insurance (Psi) dell’Un Environment Programme Finance initiative (UnepFi) hanno sviluppato un report concentrato sul ruolo di risk manager e assicuratori nella definizione delle metodologie utilizzabili in attuazione delle raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (Tcfd) del Financial Stability Board (Fsb). Il report “Insuring the climate transition: Enhancing the insurance industry’s assessment of climate change futures” è un progetto-pilota in cui si delinea il rischio di investimento assicurativo in relazione a diversi scenari climatici e in base a tre categorie di rischio: climatico, di transizione e di contenzioso.
ABBIAMO PARLATO DEL paper…
Growing Esg risks: the rise of litigation (Environmental Law Institute)
ARTICOLO: Perché l’Esg va in tribunale
Mentre aumenta la disclosure di sostenibilità, parallelamente crescono le richieste legali collegate ai dati Esg. Le aziende sono messe sotto pressione su due fronti: le cause legate a dichiarazioni non veritiere e omissioni sui fattori Esg, e le cause legate alla performance Esg. Il paper dell’Environmental Law Institute “Growing Esg risks: the rise of litigation” traccia un quadro delle casistiche collegate ai rischi legali Esg, indicando che da un lato i ricorrenti in giudizio hanno avuto crescente successo legale nello sfidare le società, dall’altro sono state proposte teorie fantasiose per attaccare direttamente le aziende per supposte mancanze nella performance o nell’operatività legata agli Esg. In entrambi i casi, si è cercato di rendere le aziende responsabili anche per la cattiva condotta della catena di fornitura. Per questo motivo, il documento avverte sull’importanza del coinvolgimento del dipartimento legale nelle tematiche Esg e sulla necessità di maneggiare con attenzione la performance e le affermazioni Esg.
ABBIAMO PARLATO DELl’analisi…
How Are High-ESG-Rated Bond Portfolios Distinct? (Msci)
ARTICOLO: Emetti un bond? Quanto pesa lo score Esg
Maggior flusso di cassa e minore esposizione a rischi sistematici e idiosincratici (ossia legati al titolo specifico). Questo il giudizio sui portafogli obbligazionari costruiti con emittenti corporate ad alto rating Esg, emerso dall’analisi di benchmarking condotta da Msci “How Are High-ESG-Rated Bond Portfolios Distinct?”. La ricerca, pur partendo da obiettivi di portafoglio, costituisce una base di conoscenza importante anche per le aziende che studiano l’incremento del proprio funding, mettendo in connessione le emissioni, non necessariamente green, con i giudizi di sostenibilità. Lo studio ha messo a confronto due tipologie di portafogli obbligazionari corporate, rispettivamente ad alto e basso score Esg, evidenziando non solo le differenze in termini di margine di profitto, ma anche che diminuisce la volatilità e il rischio di coda, mentre aumenta la redditività e la copertura degli interessi.
ABBIAMO PARLATO DELla survey…
Investment Insights 2021. Global institutional investor survey (Msci)
ARTICOLO: Le (diverse) virate Esg degli investitori
La pandemia ha ridisegnato le priorità dei grandi investitori, operando una forte spinta all’accelerazione in ambito Esg (ambientale, sociale e di governance) che si colloca fra le principali tendenze volte a influenzare l’azione degli asset owner nei prossimi tre-cinque anni. Msci, nella sua “Investment Insights 2021. Global institutional investor survey”, ha studiato la trasformazione dei processi di investimento in questa fase di passaggio. L’indagine ha coinvolto oltre 200 asset owner (tra fondi pensione, sovrani, fondazioni e altri istituzionali) con asset in gestione per 18mila miliardi di dollari ed equamente suddivisi nelle principali regioni geografiche. Emerge che le priorità degli investitori istituzionali nel medio-lungo periodo saranno determinate in gran parte dalle loro dimensioni, dall’ubicazione geografica e dagli obiettivi di investimento. Cresce la richiesta di dati sul climate change, il peso del fattore “social” e la necessità un framework che guidi gli sforzi di sostenibilità.
ABBIAMO PARLATO DELlo studio…
Find your essential (Ibm)
ARTICOLO: Studio Ibm, per i ceo la priorità diventa il capitale umano
Per la maggior parte dei ceo la priorità per i prossimi anni sarà la gestione del capitale umano, inteso come forza lavoro. Lo riporta lo studio di Ibm “Find your essential”, realizzato in collaborazione con Oxford Economics, attraverso interviste a 3mila amministratori delegati di quasi 50 Paesi operanti in 26 settori. I risultati dello studio sono stati messi in relazione con quelli di analoghe ricerche sui ceo che Ibm ha condotto negli ultimi 20 anni. L’analisi evidenzia come i ceo più performanti (a capo di aziende che hanno registrato nei tre anni precedenti una crescita di fatturato maggiore rispetto ad aziende similari) siano focalizzati su talento, tecnologia e partnership per guidare lo sviluppo nel post-pandemia. La maggior parte dei ceo ha riferito che l’obiettivo principale del 2020 è stato quello di potenziare la forza lavoro remota. Una delle principali sfide dei prossimi anni sarà quella di gestire una forza lavoro distribuita.
et.directoriesquellichequellichestudiano