ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… studiano la sostenibilità/ 117

14 Feb 2025
Directories Sustainability Trend Commenta Invia ad un amico
Una selezione di studi e ricerche su business e finanza responsabili che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. In questo numero: Nature Scientific Reports, Bank for International Settlements, Bain, Università di Chicago, Lipper, Esma

Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e costituiscono una parte rilevante del data base accessibile ai registrati ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DELLO STUDIO…

General public takes up counterintuitive expert advice on effective climate action” (Nature Scientific Reports)

ARTICOLO: Esg individuali? L’informazione conta

Gli strumenti politici attuali per ridurre le emissioni risultano insufficienti, poiché molte persone, pur essendo disposte ad agire per il clima, incontrano barriere strutturali e psicologiche. Uno studio pubblicato su Nature Scientific Reports analizza il sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue e il suo meccanismo di cancellazione volontaria, evidenziando che una cancellazione ritardata è più efficace di una immediata. L’analisi punta a comprendere quanto tale paradosso venga percepito, in base a crescenti livelli di informazioni condivise. I ricercatori hanno condotto un esperimento su 4.139 soggetti, suddivisi in gruppi con diversi livelli di informazione. I risultati mostrano che anche informazioni minime influenzano positivamente le decisioni, senza generare avversione alla complessità. Chi ha ricevuto dettagli chiari ha migliorato le proprie scelte. Lo studio suggerisce che strategie comunicative mirate e basate su evidenze scientifiche possono incentivare azioni climatiche più efficaci, colmando il divario tra intenzione e comportamento ambientale.

ABBIAMO PARLATO DEL PAPER…

Mutual funds and climate news” (Bank for International Settlements)

ARTICOLO: Climate news, così muovono flussi e gestori

Le notizie sul clima influenzano positivamente i flussi di investimento nei fondi green, spingendo gli investitori a preferirli rispetto ai fondi che non lo sono. Inoltre, tali notizie influenzano le scelte di portafoglio dei gestori, che riducono l’esposizione a imprese inquinanti a favore di aziende più sostenibili. Uno studio della Bis ha analizzato l’effetto delle notizie sul clima sui fondi comuni azionari in dollari tra il 2006 e il 2022, utilizzando l’indice Media and Climate Change Observatory per misurare l’impatto mediatico. L’analisi ha rivelato che l’attenzione pubblica al cambiamento climatico porta a un incremento persistente degli afflussi nei fondi green, con effetti visibili fino a quattro mesi dopo una notizia rilevante. L’interesse per i rischi di transizione (legati a politiche climatiche) è il principale motore dei flussi verso i fondi verdi, mentre i rischi fisici (come eventi estremi) incidono maggiormente sulle scelte di portafoglio dei gestori.

ABBIAMO PARLATO DELLO STUDIO…

Ethics in AI – Un Manifesto per l’Intelligenza Artificiale etica” (Bain & Company Italia)

ARTICOLO: Bain: manca la governance per un’Ai etica

Dalla diffusione di ChatGpt, l’Ai generativa ha visto una crescita esplosiva con investimenti miliardari. Tuttavia, emergono questioni etiche legate alla privacy, sicurezza e impatto sul lavoro. Uno studio di Bain & Company Italia, condotto su oltre 330 aziende e 1.500 consumatori, evidenzia la necessità di un framework etico per l’Ai. Il 75% delle imprese italiane ha avviato strategie per integrare l’Ai, con focus su efficienza operativa e miglioramento dell’esperienza cliente. L’88% è soddisfatta dei risultati, ma ostacoli come carenza di competenze, resistenza al cambiamento e preoccupazioni etiche ne frenano un’ulteriore utilizzo. Il 70% delle aziende ha introdotto o sta implementando principi etici, sebbene manchi una governance strutturata. Settori come tecnologia, sanità e finanza sono più avanzati nella gestione etica dell’Ai, mentre pubblico, energia e beni di consumo restano indietro.

ABBIAMO PARLATO DEL PAPER…

Are ESG ratings relevant? Evidence from dividend cuts” (Università di Chicago)

ARTICOLO: Dividendi tagliati? Titoli Esg meno colpiti

Uno studio dell’Università di Chicago analizza l’impatto dei tagli ai dividendi sul valore azionario, evidenziando un vantaggio per le aziende con alti rating Esg. Mentre le imprese meno Esg subiscono un calo medio del 3,8% del valore azionario dopo un taglio dei dividendi, quelle con punteggi Esg elevati registrano una flessione più contenuta (-2%). Anche in caso di aumento dei dividendi, la reazione è più moderata per le aziende Esg (+0,6% contro +0,8%). Il fenomeno è spiegato dalla “elasticità della richiesta”: una base di investitori più ampia nelle aziende Esg assorbe meglio gli shock di mercato, attenuando le variazioni del prezzo azionario. Lo studio rileva che questo effetto è guidato soprattutto dalla componente ambientale del rating Esg. I risultati suggeriscono che un forte profilo Esg rappresenta un vantaggio strategico per le aziende, consentendo loro di ridurre i dividendi senza subire reazioni eccessivamente negative dal mercato.

ABBIAMO PARLATO DELL’ANALISI…

Global Responsible Investments Fund Market Statistics for December–Lipper Analysis” (Lseg Lipper)

ARTICOLO: Fondi Esg globali a 3 trilioni $ nel 2024

Secondo i dati Lipper, il patrimonio dei fondi Esg e sostenibili ha raggiunto 3.021 miliardi di dollari a fine 2024, con una raccolta netta positiva guidata dai fondi obbligazionari. I fondi sulle materie prime hanno registrato la miglior performance (+11,5%), mentre i fondi real estate hanno chiuso in negativo (-4,7%). A dicembre 2024, l’Aum è sceso del 4,7% rispetto al mese precedente, ma su base annua è cresciuto del 2,8%, trainato dai fondi equity e obbligazionari. I fondi obbligazionari hanno attirato i maggiori flussi (+58,6 miliardi di dollari di dollari), mentre i multi-asset hanno registrato deflussi netti (-16,4 miliardi di dollari). I fondi azionari, dopo un inizio negativo, hanno chiuso l’anno con flussi positivi.

ABBIAMO PARLATO DELL’ARTICOLO…

Limited accountability and awareness of corporate emissions target outcomes” (Nature)

ARTICOLO: Clima, 1 target su 3 scompare senza traccia

Molte aziende non subiscono conseguenze per il mancato raggiungimento dei loro obiettivi di riduzione delle emissioni, sollevando dubbi sulla credibilità degli impegni futuri. Uno studio su 1.041 imprese mostra che il 30,7% ha smesso di rendicontare i target senza spiegazioni, il 60,8% li ha raggiunti, mentre l’8,5% no è riuscita a raggiungerli. Il silenzio mediatico e finanziario rafforza la mancanza di responsabilità: solo il 33,3% delle aziende che ha fallito gli obiettivi lo ha dichiarato nei report di sostenibilità, e i mercati non hanno penalizzato le imprese inadempienti. Le valutazioni Esg non sono state influenzate negativamente, mentre gli annunci iniziali degli obiettivi hanno migliorato la reputazione aziendale. Lo studio propone tre soluzioni: obbligo di rendicontazione annuale, comunicazione trasparente dei progressi e monitoraggio indipendente per garantire la verifica delle informazioni.

ABBIAMO PARLATO DEL REPORT…

Costs and Performance of Eu Retail Investment Products 2024” (Esma)

ARTICOLO: Esma: l’Esg, costa meno e rende di più!

In Europa, il report Esma del 2024 conferma che i fondi Esg hanno costi simili o inferiori rispetto ai non Esg. Dal 2019 al 2023, le commissioni sono diminuite, senza compromettere i rendimenti: nel 2023 i fondi Esg hanno sovraperformato quelli tradizionali e la loro raccolta è aumentata di 18 miliardi di euro. I costi correnti dei fondi Esg e non Esg sono gli stessi ma le commissioni una tantum risultano leggermente superiori per gli Esg. Le differenze emergono nelle asset class: azionari e obbligazionari Esg costano meno, mentre i multi-asset risultano più cari. Su un orizzonte di cinque anni, gli Esg confermano rendimenti superiori, specialmente nei fondi azionari.

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