ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… fanno sostenibilità/ 87
Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
ABBIAMO PARLATO CON…
Marco Tofanelli, Segretario Generale di Assoreti
INTERVISTA: Tofanelli (Assoreti): «Esg, percorso necessario»
La ricerca “Modelli di business vincenti per le Reti di consulenti finanziari in ambito ESG”, condotta da Assoreti e McKinsey, conferma che la maggior parte delle Reti di consulenza finanziaria stima che nel 2025 il peso dei prodotti Esg nei portafogli raddoppierà. «È il percorso del futuro», spiega Marco Tofanelli, Segretario Generale di Assoreti, in un’intervista a ETicaNews. Tofanelli racconta che non è solo una questione di compliance normativa: «Già nel 2019 l’associazione ha modificato il Codice di Comportamento inserendo riferimenti ai criteri Esg imponendo che le reti si sarebbero impegnate affinché i propri consulenti tenessero bene in conto le preferenze dei clienti verso i criteri di sostenibilità». Commentando lo studio il manager aggiunge che, in questo percorso, i consulenti saranno supportati dalla formazione, dalle Authority, dalle soluzioni tecnologiche per la gestione dei dati Esg e dalla digitalizzazione dei processi di investimento.
ABBIAMO PARLATO DI…
Angelo Meda, responsabile azionario e della ricerca Esg di Banor Sim
ARTICOLO: Rating Esg, quotate italiane a confronto
Banor Sim, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, ha realizzato uno studio che analizza le differenze fra i rating Esg emessi dalle sei principali agenzie specializzate sulle imprese quotate a Piazza Affari. Sono emerse asimmetrie sulle valutazioni dei fattori Social e Governance, più omogenee su Environment. «Una maggiore convergenza degli analisti sui punteggi Esg riduce le asimmetrie informative e spinge gli investitori a privilegiare alcuni titoli azionari a svantaggio di quelli dove si registra un maggiore disaccordo», spiega Angelo Meda, responsabile azionario e della ricerca Esg di Banor Sim. «La ricerca ha dimostrato che, nel corso del 2019, i titoli azionari delle imprese con rating Esg simile hanno performato meglio, mentre nel 2020 i titoli con le maggiori differenze in termini di rating hanno performato peggio, un segno dell’importanza che investitori e azionisti attribuiscono oggi alle valutazioni Esg dei titoli».
ABBIAMO PARLATO DI…
Philip Dunne, presidente dell’Environmental Audit Committee
ARTICOLO: Finanza e Net Zero, Londra apre indagine
L’Environmental Audit Committee del Parlamento del Regno Unito lancia un’indagine sui contributi delle istituzioni finanziarie, compresi i firmatari della Glasgow Financial Alliance for Net Zero, verso la transizione al Net zero, l’energia green e il taglio ai combustibili fossili, secondo gli obiettivi del governo. «Mobilitare le istituzioni finanziarie per sostenere la decarbonizzazione dell’economia è stata una caratteristica chiave della presidenza britannica della Cop», spiega Philip Dunne, presidente dell’Environmental Audit Committee. «Un anno dopo il lancio dell’iniziativa, il nostro Comitato è entusiasta di esplorare come questa attività possa essere il più efficace possibile nel ridurre le emissioni globali. Collettivamente, l’Alleanza rappresenta quasi il 40% delle attività finanziarie private globali e costituisce un’enorme opportunità per influenzare azioni significative per ridurre le emissioni e sostenere la generazione di energia rinnovabile».
ABBIAMO PARLATO DI…
Gary Gensler, presidente della Sec
ARTICOLO: Greenwashing, nuova stretta Sec sugli Esg
La Securities and Exchange Commission ha proposto due nuove norme sui fondi Esg. La prima mira a impedire ai fondi di fare affermazioni fuorvianti o ingannevoli sulle loro qualifiche Esg. «Sono successe molte cose nei nostri mercati dei capitali negli ultimi due decenni. Man mano che l’industria dei fondi si sviluppa, le lacune nell’attuale Names Rule rischiano di minare la protezione degli investitori», spiega Gary Gensler, presidente della Sec. «Alcuni fondi sostengono che la regola non si applichi a loro, anche se il loro nome suggerisce che gli investimenti siano selezionati in base a criteri o caratteristiche specifici. La proposta modernizzerebbe la Names Rule per i mercati attuali». La seconda aumenta gli obblighi di disclosure sugli investimenti Esg di consulenti e società di investimento. «Sono contento di sostenere questa proposta perché, se adottata, stabilirebbe requisiti di disclosure per i fondi e i consulenti che pubblicizzano il loro focus Esg», commenta Gensler.
ABBIAMO PARLATO DI…
Stuart Kirk, direttore globale degli investimenti responsabili di Hsbc Asset Management
ARTICOLO: Dopo l’autogol del capo Sri, i clienti minacciano Hsbc
Hsbc è stata sommersa da una valanga di interrogazioni da parte dei suoi clienti sul suo impegno per combattere il cambiamento climatico, dopo che un suo dirigente ne ha minimizzato pubblicamente i rischi. All’inizio di maggio, Stuart Kirk, direttore globale degli investimenti responsabili di Hsbc Asset Management, ha detto durante una conferenza che «il cambiamento climatico non è un rischio finanziario di cui dobbiamo preoccuparci». Le reazioni hanno spinto la banca a sospenderlo e condurre un’indagine interna. Adesso, Reuters rivela che i clienti di Hsbc sono in fase di agitazione, e, secondo fonti interne all’istituto, almeno un grande investitore istituzionale, che gestisce oltre 100 miliardi di dollari, sta riconsiderando se impiegare o meno Hsbc Asset Management per un ruolo nella gestione dei suoi fondi sostenibili.
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