ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… fanno sostenibilità/ 82
Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
ABBIAMO PARLATO DI…
Matt Christensen, responsabile globale degli investimenti sostenibili e di impatto di Allianz Gi
ARTICOLO: Allianz contro chi non remunera Esg
Allianz Global Investors, gestore di fondi tedesco con 673 miliardi di euro di asset, ha modificato la policy e le linee guida di governo societario globale per quanto riguarda le questioni relative alla sostenibilità. Dal 2023 il gestore voterà contro le grandi società britanniche ed europee in cui ha investito che non collegano la retribuzione dei dirigenti alle metriche ambientali, sociali e di governance (Esg). «In qualità di investitore attivo, esercitare il nostro diritto di voto è tra gli strumenti più potenti di cui disponiamo per attuare un cambiamento», ha spiegato Matt Christensen, responsabile globale degli investimenti sostenibili e di impatto di Allianz Gi. «In linea con il nostro desiderio di plasmare un futuro più sostenibile con risultati positivi misurabili, vogliamo garantire che le nostre società partecipate allineino le loro politiche di remunerazione manageriale con i Kpi Esg, e voteremo contro quelle che non lo faranno».
ABBIAMO PARLATO DI…
Hannah Orowitz, Senior Managing Director – Head of Esg degli Stati Uniti di Georgeson
ARTICOLO: Così l’azienda fa l’amica dell’azionista
In un articolo pubblicato sull’Harvard Business Review, Hannah Orowitz, Senior Managing Director – Head of Esg degli Stati Uniti di Georgeson, propone un manuale di comportamento per le aziende hanno la necessità di rafforzare le relazioni con i propri investitori. Anche i tre maggiori gestori patrimoniali operanti negli Stati Uniti, «Vanguard, BlackRock e State Street, che detengono oltre il 20% delle azioni nello S&P500, hanno iniziato ad avvalersi dei propri voti all’interno dei Cda per influenzare i risultati su una serie di questioni Esg chiave, con un conseguente aumento della motivazione delle aziende a impegnarsi su questi temi», ha sottolineato Orowitz. L’engagement, strumento per costruire un modello capillare di relazioni e informazioni Esg, ricopre un ruolo fondamentale: l’autrice esorta le aziende a costruire un engagement efficace, perché «impegnarsi a creare una relazione con i propri investitori migliora il posizionamento delle aziende rendendo il proprio profilo più trasparente e proattivo».
ABBIAMO PARLATO DI…
Elizabeth Warren, senatrice degli Stati Uniti
ARTICOLO: Dal Senato Usa dure accuse alla Sec per ritardi sul clima
La scorsa settimana, la senatrice Elizabeth Warren ha “denunciato”, in una lettera inviata al presidente della Sec Gary Gensler, i gravi ritardi dell’Authority Usa, rispetto agli impegni e alle indicazioni del legislatore, in merito alla pubblicazione di una regola relativa alla disclosure sul clima. «Questi ritardi sono ingiustificati e inaccettabili – ha scritto la senatrice -, e violano l’impegno, che avete preso sette mesi fa, “di sviluppare una proposta di regola obbligatoria di divulgazione del rischio climatico per una posizione della Commissione entro la fine del 2021”. E i ritardi sono anche più gravi per il fatto che riguardano una draft-rule, la quale segna solo l’inizio del lungo processo di regolamentazione della Sec. Ogni giorno di ritardo significa che la Sec non riesce a soddisfare la sua missione di proteggere gli investitori, mantenere mercati equi, ordinati ed efficienti, e facilitare la formazione del capitale».
ABBIAMO PARLATO DI…
Thomas P. DiNapoli, controllore dello Stato di New York e fiduciario del New York State Common Retirement Fund
ARTICOLO: New York, il fondo pensione statale dimezza l’oil & gas
Il New York State Common Retirement Fund ha annunciato il disinvestimento di oltre 238 milioni di dollari in azioni e obbligazioni di 21 compagnie petrolifere e del gas. La mossa arriva dopo una revisione interna che ha stabilito che queste società non sono riuscite a dimostrare di avere piani e strategie di transizione net zero praticabili. «Poiché le forze di mercato e le nuove politiche spingono la transizione energetica, dobbiamo allineare i nostri investimenti a un futuro redditizio e dinamico», ha spiegato in una nota Thomas P. DiNapoli, controllore dello Stato di New York e fiduciario del fondo. «D’ora in avanti, l’industria shale oil e del gas dovrà affrontare numerosi ostacoli che mettono a rischio la sua performance finanziaria. Per proteggere il fondo pensione statale, stiamo limitando gli investimenti in società che riteniamo impreparate ad adattarsi a un futuro a basse emissioni di carbonio».
ABBIAMO PARLATO DI…
Stephanie Pfeifer, ceo dell’Institutional Investors Group on Climate Change
ARTICOLO: Una guida al Net Zero del private equity
L’Institutional Investors Group on Climate Change (Iigcc) ha pubblicato un framework per il Net Zero Investment Framework (Nzif) per allineare il private equity alle esigenze degli investitori istituzionali. Le nuove linee guida coprono lo scope, parametri, obiettivi e azioni consigliate per Lp e Gp. Il documento è aperto alla consultazione fino al 27 febbraio. «Quando si tratta di net zero, il private equity è attualmente un punto cieco per gli investitori istituzionali. Questo è un passo importante per allineare i mercati privati ai mercati pubblici», ha affermato Stephanie Pfeifer, ceo di Iigcc. E ha aggiunto che il Gruppo di Investitori istituzionali è al lavoro per aggiungere più classi di attività al Net Zero Investment Framework nel corso dell’anno, perché «più classi di asset vengono incorporate nell’analisi e nella strategia net zero, maggiori sono le possibilità che i proprietari e i gestori di asset producano un impatto nel mondo reale».
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