ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… fanno sostenibilità/ 80
Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
ABBIAMO PARLATO DI…
Gordon Bennett, amministratore delegato di Utility Markets di Ice
ARTICOLO: Carbon credit, record contratti nel 2021
Nel 2021 è stato scambiato su Ice un volume record di contratti ambientali, per un totale di 18 miliardi di tonnellate di quote di carbonio. Una cifra equivalente a un valore nozionale stimato di mille miliardi di dollari, e pari a oltre la metà dell’impronta globale stimata delle emissioni legate all’energia. Dietro il boom, la presa di coscienza dei rischi climatici e i tool a disposizione. «Per oltre un decennio, Ice ha fornito ai mercati la capacità di valutare l’esternalità negativa delle emissioni attraverso i futures sulle quote di carbonio e l’esternalità positiva della creazione di elettricità senza emissioni di carbonio attraverso i futures sui certificati di energia rinnovabile (Rec)», ha spiegato Gordon Bennett, amministratore delegato di Utility Markets di Ice. «Quest’anno espanderemo i nostri mercati del credito di carbonio per valutare e supportare la conservazione delle risorse naturali, oltre a lanciare il nostro primo contratto futures sull’indice di carbonio per fornire l’accesso al costo globale delle emissioni in un unico strumento».
ABBIAMO PARLATO DI…
Cyrus Taraporevala, presidente e ceo di State Street Global Advisors
ARTICOLO: L’insostenibile Taxonomy monocolore
L’editoriale analizza l’eccessiva focalizzazione sul tema ambientale, sulla quale si incagliano le politiche europee dalla Tassonomia al Green Bond standard, ed evidenzia l’importanza delle altre sfumature della sostenibilità oltre alla “E”. Anche nella sua lettera annuale, Cyrus Taraporevala, presidente e ceo di State Street Global Advisors, spiega che «mentre il percorso futuro può essere relativamente semplice per alcune aziende, in generale crediamo che la transizione sarà molto difficile e non lineare per la maggior parte. Prevediamo che molte aziende avranno probabilmente bisogno di adottare approcci che richiedono sperimentazione, innovazione e aggiustamenti continui lungo questo viaggio inesplorato. Con l’avvicinarsi del 2030 (e con esso la necessità di fare progressi significativi nella riduzione delle emissioni) dobbiamo riconoscere che questa transizione è molto più complessa delle distinzioni tra “brown” e “green”». E aggiunge che «una visione del mondo che vede solo “brown” contro “green” può generare profonde conseguenze non volute».
ABBIAMO PARLATO DI…
Hubert Keller, Senior Managing Partner di Lombard Odier
ARTICOLO: La Sgr si compra l’advisor Esg
Lombard Odier, storico gruppo bancario svizzero, è entrato all’interno del capitale sociale di Sistemiq, società di consulenza londinese attiva sul fronte del System management, con la quale era già stata avviata una partnership sul fronte Esg. All’origine dell’operazione la volontà della banca di integrare la sostenibilità nei propri framework d’investimento, portando l’advisor in house. «Essere un partner strategico di capitale ci permetterà di migliorare ulteriormente la nostra offerta di investimenti sostenibili per i nostri clienti e faciliterà la collaborazione sulle sfide presentate dalla transizione alla sostenibilità», ha commentato Hubert Keller, Senior Managing Partner di Lombard Odier. Con l’operazione, la banca svizzera potrà utilizzare le piattaforme innovative di Systemiq per ottimizzare l’offerta di investimenti sostenibili, accertare in fase di screening l’allineamento dei potenziali investimenti alla transizione sostenibile e di adattarli alla luce delle evoluzioni dello scenario normativo ed economico globale.
ABBIAMO PARLATO DI…
Fabienne Michaux, direttrice dell’Sdg Impact
ARTICOLO: Allarme sull’sdg-washing negli investimenti
Fabienne Michaux, direttrice dell’Sdg Impact del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, iniziativa che guida il capitale privato verso il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sdgs) dell’Agenda 2030, ha lanciato l’allarme contro il «grande problema» dell’Sdg-washing nel settore degli investimenti. «Guardando ai Principles for Responsible Investment, ci sono quasi 100 miliardi di dollari di capitale che i gestori hanno sottoscritto e oltre 30 miliardi di dollari di capitale che è etichettato come finanza sostenibile – ha dichiarato Michaux – . Ma in questo momento stiamo regredendo velocemente, anche in conseguenza del Covid, nell’avanzamento verso gli Sdgs». Secondo la direttrice, un grosso problema è rappresentato dalle «lacune nei processi di integrazione della sostenibilità e degli Sdg nel processo decisionale del management», che si concentra «su un esito positivo previsto e non si rende conto che così si perdono altri impatti negativi che potrebbero essere più rilevanti».
ABBIAMO PARLATO DI…
Alessandra Genco, cfo di Leonardo
ARTICOLO: Social Taxonomy, Leonardo vuole la Difesa nella lista degli investimenti sostenibili
Il settore della difesa non deve essere classificato tra quelli “socially harmful”. Lo ha affermato Alessandra Genco, cfo di Leonardo, in relazione alla possibilità che nella Social Taxonomy i settori di produzione delle armi, insieme al tabacco e al gioco d’azzardo, siano considerati tra i settori dannosi. Il rischio di questa classificazione, ha sottolineato Genco, è la fuga delle risorse economiche dal settore. Una situazione che peserebbe su «migliaia di piccole e medie imprese in Europa, che hanno meno potere contrattuale con le banche dei grandi gruppi come Leonardo». La stessa Leonardo vedrebbe comunque minacciati i propri target. «Vogliamo espandere ulteriormente la porzione di finanziamenti legati agli Esg verso il 100%, ma questo sarà possibile solo se la difesa sarà considerata tra le attività sostenibili», ha aggiunto la cfo. E ha fatto notare che «puoi vivere in un ambiente sano senza Co2, ma se vivi in un posto sotto attacco terroristico, mi dispiace ma non ti farà molto bene».
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