ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… fanno sostenibilità/ 76
Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
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Stefano Cacchi Pessani, partner di BonelliErede
INTERVISTA: «Comitato Esg? Con l’esecutivo è meglio»
Da sempre un ceo si trova a dover fare arbitraggio tra diversi stakeholder. Ciò che oggi è cambiato è l’ambiente circostante. «Anni fa i bilanci di sostenibilità erano considerati quasi una questione di marketing. Oggi le dichiarazioni non finanziarie stanno diventando fonte di responsabilità sulla base delle quali gli investitori possono sollevare cause nei confronti delle aziende», fa notare l’avvocato Stefano Cacchi Pessani, partner di BonelliErede e membro del Focus Team Corporate Governance, che approfondisce con ETicaNews i concetti che stanno plasmando la nuova corporate governance delle aziende: successo sostenibile e creazione di valore nel lungo termine, nuovi doveri degli amministratori ed evoluzione della rendicontazione non finanziaria. «Oggi le Dnf sono ancora troppo generiche. Ma domani gli Esg assumeranno analoga rilevanza delle regole su salari, tassazione, etc. Solo a quel punto entreranno appieno in gioco le forze di mercato. E gli Esg da principi diventeranno sempre più documenti su cui gli investitori faranno affidamento», ha aggiunto.
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Rosalba Casiraghi, presidente di Illimity
INTERVISTA: Casiraghi (Illimity): «Ripensare il controllo Esg»
Il modello di governance basato su cda e organo di controllo potrebbe non essere la scelta migliore per aumentare l’efficacia del controllo sui rischi, soprattutto in ottica di rischi Esg dove la difficoltà di valutare l’impatto è ancora più rilevante. Rosalba Casiraghi, presidente di Illimity e consigliere indipendente, spiega a ETicaNews la propria visione sull’evoluzione delle pratiche di corporate governance indicando la riflessione in corso nella banca nata nel 2019 e oggi già alla sua prima Dnf volontaria (sull’esercizio 2020). «Abbiamo presentato a fine giugno il nuovo Piano Strategico 2021-2025 che è stato impostato in maniera integrata con i temi Esg», ha affermato, specificando che «in termini di modello di governance, vorremo renderlo più vicino agli investitori». «In Italia è diffuso il modello basato su cda e organo di controllo, ma questo a mio avviso non favorisce l’integrazione in relazione alla gestione dei rischi. Oggi il controllo deve essere assolutamente integrato nella gestione (in logica ex ante)», ha spiegato.
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Francesco Bicciato, Segretario generale del Forum per la Finanza Sostenibile
ARTICOLO: Tassonomia, il Forum alza l’attenzione sui dati Esg
La Tassonomia europea è uno strumento prezioso per investire nella transizione, ma rimangono nodi su dati Esg e sulle informative. Lo rileva il Forum per la Finanza Sostenibile nel paper recentemente pubblicato “Tassonomia UE e altre normative sulla finanza sostenibile: implicazioni per gli operatori finanziari”, frutto di un gruppo di lavoro promosso dal Forum tra i propri soci, per la condivisione di esperienze, buone pratiche e criticità riscontrate nella concreta applicazione del Regolamento europeo sulla tassonomia (2020/852). «Il Forum per la Finanza Sostenibile monitora con attenzione il progressivo sviluppo della tassonomia europea, che rappresenta un valido strumento per la classificazione degli investimenti sostenibili all’insegna di una maggiore trasparenza e disclosure. Un provvedimento importante che tuttavia potrà dispiegare le sue potenzialità positive se terrà in considerazione i vincoli e aumenterà le opportunità della finanza sostenibile», ha detto Francesco Bicciato, Segretario generale del Forum.
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Terry Heymann, cfo del World Gold Council
ARTICOLO: La discosure climatica dell’oro
Il World Gold Council (Wgc) ha annunciato che tutte le 33 aziende minerarie aurifere che include a livello globale si sono impegnate a segnalare le loro posizioni e i progressi sui rischi legati al clima, in linea con la Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (Tcfd), che chiarisce ulteriormente gli impegni già incorporati nei Principi di estrazione dell’oro responsabile (Rgmp) del Wgc. La mossa vuole mostrare a investitori, consumatori e altri stakeholder la «capacità dell’industria dell’oro di dare un contributo positivo e dimostrabile al progresso sociale e ambientale», ha detto Terry Heymann, cfo del Wgc. «Gli investitori desiderano comprendere meglio come i loro investimenti sono resilienti ai cambiamenti climatici a fronte delle innumerevoli sfide climatiche che ci attendono e l’industria dell’oro vuole mostrare come si sta adattando a queste sfide», e ha aggiunto che «il settore delle miniere d’oro è in una posizione solida per ridurre le emissioni di gas serra in linea con l’Accordo di Parigi».
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Rinaldo Pereira, Business Fundamentals Analyst di GlobalData
ARTICOLO: Ancora un boom di menzioni Esg nel primo semestre
I dati dell’analisi condotta dalla piattaforma Filing Analytics di GlobalData, società globale di dati e analisi, dimostrano che, mentre le menzioni Esg complessive sono aumentate del 40% nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo 2020, le aziende hanno menzionato frasi chiave di sostenibilità come “ambiente”, “cambiamento climatico” ed “emissioni di carbonio” nei loro documenti aziendali molto più spesso rispetto a parole chiave come “sociale”, “governance”, “diversità e inclusione” o “diversità sul posto di lavoro” nel 2021. «Le aziende – ha spiegato Rinaldo Pereira, Business Fundamentals Analyst di GlobalData – non si stanno sottraendo alle questioni sociali. Le menzioni delle parole chiave Esg erano aumentate drasticamente nel 2020, rispetto al 2019, a causa dell’aumento delle discussioni intorno a salute e sicurezza. Guardando al 2021, il focus sembra essere sugli aspetti ambientali».
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Fiona Reynolds, ceo di Principles for Responsible Investment
ARTICOLO: UnPri, l’addio della ceo Fiona Reynolds
Nel documento di aggiornamento del terzo trimestre 2021, i Principles for Responsible Investment (UnPri) hanno annunciato che il cda ha creato un comitato di ricerca per identificare il prossimo amministratore delegato. L’attuale ceo, Fiona Reynolds, ha annunciato che si dimetterà alla fine dell’anno in una lettera pubblicata lo scorso giugno. «Quando sono entrata a far parte di Pri all’inizio del 2013, eravamo solo 37 dipendenti e avevamo poco più di mille firmatari dei Principi – ha scritto Reynolds, nella sua lettera di commiato – Quasi nove anni dopo, il Pri ha oltre 170 dipendenti e ci stiamo preparando a celebrare il raggiungimento di 4mila firmatari globali, che rappresentano collettivamente più della metà delle risorse istituzionali mondiali». La ceo sottolinea che in questo periodo non solo ha avuto «il privilegio di assistere alla crescita dell’organizzazione, ma all’evoluzione dello stesso investimento responsabile, che da un’attività di nicchia è diventato mainstream all’interno del settore finanziario globale».
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