ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… fanno sostenibilità/ 73
Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
ABBIAMO PARLATO con…
Claudia Strasserra, consigliere Csr Manager Network e sustainability manager presso Bureau Veritas Italia
INTERVISTA: Ecco la Prassi Uni che certifica i Csr Manager
L’Uni introduce una nuova Prassi di riferimento per le figure professionali legate alla sostenibilità: la Uni/PdR 109 “Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità”. È il primo passaggio di regolamentazione della figura del Csr manager, che negli anni si è evoluta e ha scalato le gerarchie delle responsabilità aziendali. «Oggi c’è una maggiore attenzione da parte dei consumatori ai temi della sostenibilità. Le aziende avvertono questa pressione e quindi sentono il bisogno di strutturarsi meglio. Diventa quindi importante, soprattutto per le risorse umane, saper identificare i requisiti rilevanti in questo ambito per poter selezionare le persone giuste», racconta a ETicaNews Claudia Strasserra, consigliere Csr Manager Network e sustainability manager presso Bureau Veritas Italia, che ha seguito il progetto di Prassi. E sottolinea che «la Prassi può essere molto utile ai giovani».
ABBIAMO PARLATO con…
Roberto Del Giudice, responsabile comunicazione, Investor Relations e Csr del Fondo Italiano d’Investimento
INTERVISTA: Del Giudice (Fii): «Esg-linked loan, nuova leva per il private equity»
I prestiti Esg-linked rappresentano uno strumento attraverso cui le società decidono di migliorare il proprio profilo di sostenibilità legando i termini del finanziamento al raggiungimento di determinati obiettivi ambientali, sociali e di governance (Esg) prefissati. Una soluzione che si sta diffondendo anche in Italia e che ha trovato nel settore del private equity un terreno fertile. Un importante passo in avanti in questo senso è stato fatto da Fondo Italiano di Investimento che, lo scorso aprile, ha inaugurato il primo finanziamento Esg-linked di fondi di fondi. «Uno strumento utile per noi, vantaggioso per i nostri investitori e benefico per il sistema», lo ha definito Roberto Del Giudice, responsabile comunicazione, Investor Relations e Csr del Fondo Italiano d’Investimento raggiunto da ETicaNews. «Si tratta di un’operazione molto innovativa, che permette di anticipare i flussi dei richiami ai nostri investitori».
ABBIAMO PARLATO di…
Marisa Parmigiani, Presidente del CSR Manager Network
ARTICOLO: Comitato sostenibilità, Italia batte Europa
Italia batte Europa nell’integrazione della sostenibilità. Lo indica lo studio condotto da Csr Manager Network e Altis, in collaborazione con Assonime, che rileva come in Italia 35 aziende quotate Ftse-Mib su 40 hanno creato un comitato di sostenibilità endoconsiliare, a fronte delle 4 su 30 della Germania, 14 su 35 della Spagna, 29 su 40 della Francia, e 26 su 40 del Regno Unito. «L’attenzione crescente nelle aziende sui temi di sostenibilità – ha detto Marisa Parmigiani, Presidente del CSR Manager Network – è il risultato di un mix di variabili quasi esplosivo: la crescita tra opinion leader della consapevolezza sul tema che da qui arriva a diffondersi al pubblico, l’adozione di un complesso approccio normativo, l’indirizzamento di risorse pubbliche e private verso imprese virtuose o in transizione. Questo mix ha finalmente inserito la sostenibilità nell’Agenda del top management ma al contempo ha evidenziato la profonda necessità di competenze tecniche specifiche che le diano vita e concretezza».
ABBIAMO PARLATO con…
Lavinia Fattore, Head of Marketing and Communication Italy
ARTICOLO: Allianz GI in ESG.academy. Al via formazione a consulenti e investitori
ESG.academy registra l’ingresso di un altro partner: Allianz Global Investors, uno dei principali player nell’ambito della finanza responsabile in Europa. ESG.academy, progetto creato da ETicaNews ed ESGeo, consolida così la propria specificità come soggetto formatore: l’unico caso di Academy creata da player operativi “sul campo” nel settore Esg, e per questo in grado di affrontare l’intero spettro delle tematiche sostenibili, dall’azienda agli investitori. «Abbiamo colto con grandissimo favore – ha commentato Lavinia Fattore Head of Marketing and Communication Italy – la proposta di contribuire a questa iniziativa, in linea con il nostro impegno nella sostenibilità, che da oltre vent’anni ci vede protagonisti attivi nell’industria asset management. Da sempre riteniamo la formazione un valore imprescindibile e ci impegniamo costantemente nel collaborare e promuovere iniziative volte sia alla divulgazione sia allo sviluppo delle competenze».
ABBIAMO PARLATO di…
Lucia Visconti Parisio, coordinatrice scientifica dell’Osservatorio “O-Fire”
ARTICOLO: Banca Generali “monitora” la finanza Sri
Il 25 maggio è stato sottoscritto un accordo tra l’Università di Milano-Bicocca, Banca Generali e Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt (Aifi) per dare vita all’Osservatorio “O-Fire” (“Finanza d’impatto e sue ricadute economiche”), finalizzato allo sviluppo e potenziamento della ricerca universitaria nel settore della green finance, degli investimenti sostenibili e responsabili e delle attività improntate ai fattori Esg. Lucia Visconti Parisio, coordinatrice scientifica dell’Osservatorio, ha spiegato come quest’ultimo si pone in linea con il programma della Tassonomia europea, presentando come obiettivi di fondo la «mappatura dei prodotti Esg offerti in ambito italiano, cogliendone i trend e analizzandone i volumi implicati», al fine di «costruire un indice proprietario di rating di questi prodotti». E ha aggiunto che l’Osservatorio avrà l’ambizione di «valutare anche l’impatto effettivo degli investimenti Esg nell’economia reale».
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