ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… fanno sostenibilità/ 71
Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
ABBIAMO PARLATO con…
Damiano D’Alessandro, Group HSE, Project Quality & Risk Management Head of Department di Maire Tecnimont
INTERVISTA: Maire Tecnimont: «Così la Csr è di filiera»
Maire Tecnimont ha ricevuto la certificazione multisito in accordo allo standard SA 8000:2014, con cui si impegna su alcuni valori fondamentali, come il rispetto dei diritti umani, la tutela delle persone e la promozione del loro benessere, in ogni Paese in cui il Gruppo opera. È il primo gruppo italiano a ottenere la certificazione di responsabilità sociale a livello multi-geografico. «Per una società di ingegneria che vede nel capitale umano un valore importante, la certificazione SA8000 diventa quasi un percorso ineludibile», racconta a ETicaNews Damiano D’Alessandro, Group HSE, Project Quality & Risk Management Head of Department di Maire Tecnimont. Lo standard si applica a tutti gli stakeholder, non solo ai dipendenti. «La sfida è trasferire i requisiti dello standard a tutti i fornitori e appaltatori che lavorano con noi», ribadisce D’Alessandro, sottolineando che nel 2020 il gruppo ha «superato le 45 milioni di ore di costruzione gestendo una media di più di 35mila lavoratori nei cantieri».
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Luca Dal Fabbro, presidente di Esg European Institute
ARTICOLO: Esg Institute, faro sul sustainability manager
L’Esg European Institute si prepara ai primi passaggi operativi. L’associazione ha avviato tre gruppi di lavoro, i cui risultati saranno l’ossatura «del primo Osservatorio Esg che lanceremo entro la fine del 2021», rivela il presidente Luca Dal Fabbro. I tavoli di lavoro riguardano: il cambiamento della figura professionale del Sustainability Manager; l’evoluzione del modello B-Corp e Società benefit; e la misurazione dei fattori Esg, per individuare, spiega il manager, «cosa oggi c’è e cosa manca nell’ambito degli strumenti di quantificazione degli Esg». Inoltre, Dal Fabbro aggiunge: «L’osservatorio punta a individuale le line guida dello sviluppo Esg in Italia. Non solo. In coerenza con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento istituzionale e di ricerca, l’Esg European Institute sta creando un network con i protagonisti del mondo della sostenibilità, e a breve arriverà la comunicazione di «un accordo con una società di analisi e consulenza».
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Francesco Surace, Head of Corporate Governance Italy di Georgeson
ARTICOLO: Assemblee 2021, spopola il “Say on climate”
Cresce il numero di aziende che hanno dichiarato di presentare, all’interno delle assemblee annuali degli azionisti, delibere consultive relative ai piani d’azione e strategie climatiche, tecnicamente denominati voti “Say on climate”. Secondo Georgeson, società internazionale leader nei servizi di proxy solicitation, dai primi risultati assembleari del 2021 emerge che ad oggi sono 18 le società che hanno deciso di sottoporre su base volontaria il tema climatico al voto degli azionisti. Un’attenzione nei confronti delle strategie e politiche aziendali sul fronte climatico che, come dichiara Francesco Surace, Head of Corporate Governance Italy Georgeson, «si inserisce nell’ambito di un quadro di crescente interesse degli investitori sulle tematiche Esg e in particolare sugli aspetti connessi al cambiamento climatico che, anche nel contesto dell’engagement che abbiamo seguito con i nostri clienti, occupa uno spazio sempre maggiore». C’è però il rischio che il cda si de-responsabilizzi.
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Alessandro Fonzi, Country Head Italy di Dpam
ARTICOLO: Salari e diversity, per Dpam sono i fronti caldi degli investitori
Uno dei temi più caldi sotto i riflettori degli investitori è quello legato alla remunerazione del top management e al ruolo che i proxy advisor possono giocare con le loro raccomandazioni di voto. «Relativamente a questo importante aspetto della vita societaria – spiega in una nota Alessandro Fonzi, Country Head Italy di Dpam – riteniamo fondamentale il principio di trasparenza, in modo che gli azionisti possano valutare se la remunerazione prevista sia equa e responsabile. A tal fine, le diverse componenti del compenso, fisse e variabili, dovrebbero essere chiaramente descritte e la parte variabile vincolata a criteri chiari e completi di assegnazione, incluse misure volte a impedire o limitare possibili conflitti d’interesse, che tengano conto anche di fattori non finanziari e legati alla responsabilità sociale d’impresa».
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Francesco Venturini, Ceo di Enel X
ARTICOLO: Enel pubblica il Circular Economy Factbook 2020
Enel X, la business line globale del Gruppo Enel dedicata ai servizi e ai prodotti energetici avanzati, ha reso pubblico il Circular Economy Factbook 2020, un report annuale dedicato alle attività di Enel X nell’ambito dell’economia circolare: metodologie, programmi, progetti, innovazioni, case studies applicati, con cui l’azienda mira a rendere la sostenibilità e l’economia circolare le leve competitive più importanti per il proprio business a livello globale. «Il Circular Economy Factbook 2020 è un documento unico nel suo genere con cui Enel X consolida il suo ruolo di acceleratore della transizione verso un modello di business sostenibile centrato sui principi dell’economia circolare», ha affermato Francesco Venturini, Ceo di Enel X, in una nota. «Tramite questo report annuale vogliamo raccontare l’economia circolare all’interno del complesso ecosistema di fornitori, clienti, partner commerciali ed industriali di Enel X anche per i competitors, con l’obiettivo di spingere l’intera industry in un percorso virtuoso che compete sull’eccellenza e l’innovazione sostenibile».
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