Quel piatto di riso e soia che inquina più di tutti i Paesi del mondo

4 Lug 2016
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L’industria alimentare che produce riso, soia, mais, grano e olio di palma, genera da sola una quantità di emissioni di gas serra superiore a quella prodotta da qualsiasi altro Paese al mondo, ad eccezione di Cina e Stati Uniti.

A rivelarlo è il dossier “A qualcuno piace caldo: così l’industria alimentare nutre il cambiamento climatico”, diffuso da Oxfam la scorsa settimana, in occasione del Business and Climate Summit 2016, che ha riunito a Londra i rappresentanti delle grandi aziende, della finanza e delle istituzioni internazionali.

Il rapporto individua nelle emissioni provenienti dalla produzione agricola intensiva, una delle cause principali del cambiamento climatico. Basti pensare al metano prodotto dalle risaie allagate o al protossido di azoto derivante dall’utilizzo dei fertilizzanti. Se sommate, infatti, secondo il rapporto, questo genere di emissioni sono dannose per l’ambiente quanto quelle prodotte dalla deforestazione per scopi agricoli, che giustamente è stata al centro delle politiche di lotta al cambiamento climatico degli ultimi anni.

L’industria alimentare oggi è responsabile per almeno il 25% delle emissioni di gas serra a livello globale, e quindi tra i principali responsabili dei cambiamenti climatici.

 

 

 

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