Quanto è sostenibile la Formula 1? Lo dice Standard Ethics
La Formula 1 ha avviato un percorso verso la sostenibilità, dimostrando già una grande attenzione ai diritti umani sia all’interno delle scuderie sia nelle catene di fornitura, ma ci sono ancora margini di miglioramento. È quanto emerge dallo studio “Primo «giro» di ricognizione verso la Sostenibilità” di Standard Ethics, che mira a fornire una panoramica sullo stato dell’arte della sostenibilità in dieci grandi scuderie del campionato mondiale.
La ricerca indaga i recenti impegni dichiarati da Formula 1 Group, tra cui la volontà di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2030 e di sviluppare un carburante sostenibile al 100% a partire dal 2026. Gli analisti hanno esaminato anche la presenza di un Codice Etico; la qualità e la presenza di rendicontazione Esg; la copertura del tema dei diritti umani; e la divulgazione di obiettivi ambientali.
Le scuderie esaminate sono Alfa Romeo, AlphaTauri, Alpine, Aston Martin, Ferrari, Haas, McLaren, Mercedes, Red Bull, Williams.
Il report mette in luce alcune carenze per quanto riguarda la trasparenza e la fruibilità dei documenti aziendali sui loro siti web; la pubblicazione di strumenti di governance aderenti alle linee guida internazionali; l’annuncio di specifici obiettivi Esg condivisi dai principali organismi sovranazionali (Onu, Ocse e Ue); e la rendicontazione extra-finanziaria in linea con gli standard globali.
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