Proposta di Fondo Cometa: le pensioni investite in Italia

19 Feb 2024
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Superare le strozzature della previdenza italiana, favorendo gli investimenti diretti dei fondi pensione nelle imprese e nelle infrastrutture italiane con una misura di politica economica che introduca uno strumento a protezione dei capitali investiti. Va in questa direzione la proposta presentata la scorsa settimana da Riccardo Realfonzo, presidente del Fondo Cometa, nell’audizione tenutasi presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

La proposta parte dalla constatazione che la previdenza complementare investe poco nel Paese e la gran parte del risparmio previdenziale viene investito all’estero. I dati Covip evidenziano infatti che il sistema della previdenza complementare (fondi negoziali, casse, fondi aperti e Pip) raccoglie circa 223 miliardi di euro, ma oltre un 15% è allocato nel debito pubblico italiano, solo il 5% viene investito nelle aziende del Paese, percentuale che scende al 3% per i fondi pensione negoziali.

La proposta avanzata dal Fondo Cometa prevede la costituzione di uno strumento di investimento diretto, che potrebbe vedere la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti, che raccolga quote di risparmio versate dai fondi pensione indirizzandole verso il tessuto produttivo italiano grazie alla presenza di un meccanismo di protezione dei rendimenti.

Realfonzo ha mostrato che il meccanismo di protezione dei rendimenti può essere concepito tecnicamente con almeno due soluzioni diverse (fondo rotativo e partecipazione di Cdp all’investimento diretto con una attribuzione differenziata dei rendimenti). In entrambi i casi, il fondo pubblico posto a base dell’operazione va ad integrare i rendimenti nei casi in cui essi fossero inferiori a un valore soglia di rendimento che potrebbe essere la rivalutazione del Tfr, e al contrario ne risulterebbe alimentato in presenza di extarendimenti. Il fondo di protezione dei rendimenti non avrebbe la natura tecnica di garanzia assicurativa poiché opererebbe nei limiti della dotazione stanziata e sarebbe dipendente dalla dinamica di mercato.

L’intera analisi e le soluzioni sono illustrate nel documento “Attivare la previdenza complementare per lo sviluppo del Paese. Un fondo per investimenti diretti con protezione del rendimento” che è stato messo a disposizione della Commissione bicamerale.

 

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