Private Markets: un focus sull’universo degli investimenti alternativi
Evoluzione dei private markets
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale dei mercati privati. Se guardiamo all’inizio del 2000 le masse investite negli investimenti alternativi erano all’incirca pari $1.000 miliardi, mentre oggi si attestano ben al di sopra, a $14.000 miliardi[1].
Un trend strutturale destinato a caratterizzare anche i prossimi anni, dato il ruolo strategico svolto dai mercati privati per i portafogli degli investitori; secondo una ricerca effettuata da Preqin, entro il 2027, si raggiungeranno i $23.000 miliardi di asset a livello globale, con un aumento importante dell’allocazione anche da parte degli investitori privati.
In Italia, in questo segmento, stiamo assistendo ad una forte ascesa, sebbene, confrontando l’allocazione media del mercato wealth italiano, notiamo un gap ancora molto significativo con quella degli altri principali paesi, come US, UK e Svizzera, che rappresentano il punto di riferimento per quanto riguarda l’adozione degli investimenti alternativi. Un gap che mostra quale possa essere il potenziale di crescita effettivo di questa asset class nel nostro paese. Quando si parla di mercati privati si intende investimenti in azioni o debito, in aziende o asset che non sono quotati nei mercati pubblici. Le asset class, che oggi compongono i mercati privati, sono private equity, private credit e real assets, quest’ultima suddivisibile in real estate e infrastrutture.
BlackRock e private markets
BlackRock è sicuramente molto conosciuta per essere il gestore leader nei mercati pubblici. Ad ogni modo, uno dei nostri obiettivi è quello di replicare, anche nei mercati privati, il successo registrato in quelli pubblici, diventando uno dei principali player negli investimenti illiquidi.
Negli ultimi anni, abbiamo costruito una piattaforma alternativa globale, con oltre 1.200 professionisti dedicati esclusivamente agli investimenti alternativi che operano a livello globale [2]. Tale presenza ci permette di essere al fianco degli imprenditori in tutto il mondo e di vedere transazioni in ogni paese. Solamente nel 2021 abbiamo analizzato oltre 8.000 transazioni e abbiamo investito in circa il 5% delle transazioni prese in esame[3]. Cifre che mettono in evidenza come il focus che abbiamo nel generare un deal flow[4] diversificato si unisca al nostro rigoroso processo di due diligence. Crediamo fortemente che questo sia uno degli elementi fondamentali che differenzia i gestori di successo.
Inoltre, grazie alla nostra piattaforma siamo in grado di offrire soluzioni di investimento in tutte le principali asset class alternative, che spaziano da strategie più liquide, quali gli hedge fund, passando per il mondo del private credit e private equity fino a quelle illiquide per antonomasia, quali infrastrutture e real estate.
Oggi siamo l’unico gestore in grado di fornire, su ampia scala, accesso a competenze sia nello spettro degli investimenti liquidi che in quello degli illiquidi. Inoltre, sfruttando la tecnologia proprietaria siamo in grado di modellare, indipendentemente dalle asset class, l’intero portafoglio dei nostri clienti per aiutarli nel processo di allocazione e nella gestione dei rischi. Tutto ciò ci ha portato a sviluppare una piattaforma alternativa che vanta un’esperienza pluridecennale negli investimenti con un comprovato track record di successo nelle varie asset class.
Macro driver[5] nei settori dei private market
In questo regime di mercato senza precedenti, che gli investitori stanno cercando di navigare, abbiamo visto gli investimenti nei mercati privati in forte ascesa, in quanto ben posizionati per catturare le opportunità disponibili nel mercato. Un numero crescente di investitori si rivolge ai mercati privati nell’ottica di incrementare i rendimenti, generare reddito, diversificare rispetto agli investimenti tradizionali e conseguire i propri obiettivi finanziari. Riteniamo che ci siano stati tre macro-driver a guidare quest’espansione. Primo fra tutti, le aziende rimangono private per un periodo di tempo più lungo e al quale si unisce un crescente numero di imprese che decidono di fare de-listing[6], il che offre accesso ad uno spettro più ampio di aziende e dunque a maggiori opportunità di investimento per il private equity. Se guardiamo al lato del debito, vediamo che storicamente le banche hanno avuto il monopolio di questo segmento, specialmente in Europa e Asia. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’evoluzione a livello mondiale del mercato del credito, a seguito delle regolamentazioni che sono state introdotte, che ha portato principalmente dalla disintermediazione del canale bancario. Vediamo che i mercati europeo e asiatico stanno confluendo verso un modello che è sempre più in linea con quello americano. Questo si traduce in un numero crescente di aziende che si rivolgono ai fondi di private credit per soddisfare i loro bisogni di capitale. Il terzo trend che stiamo osservando è legato alle infrastrutture e al focus sulla transizione a net zero e decarbonizzazione. Per raggiungere gli obiettivi net zero che sono stati fissati, le infrastrutture giocano e continueranno a giocare un ruolo chiave. Guardando i dati, nel 2021 la spesa annuale in infrastrutture è stata pari a $1.700 miliardi[7]. Ci aspettiamo che la spesa richiesta per raggiungere gli obiettivi prefissati crescerà fino a $5.000 miliardi annui[8].
Mentre l’industria dei private markets rimane positiva, dobbiamo riconoscere le implicazioni a breve e a lungo termine visto che il clima sta cambiando e il mondo sta affrontando il deterioramento macroeconomico, aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, oltre alle minacce geopolitiche. Ciò significa che gli investitori stanno operando in un contesto sempre più complesso in cui anche gli asset alternativi non sono immuni. Ci sono opinioni contrastanti sull’ambiente attuale – l’ottimismo che i mercati hanno toccato i minimi è controbilanciato dalle aspettative che le condizioni macroeconomiche hanno spazio per deteriorarsi ulteriormente. Nonostante ciò, secondo i dati di Preqin la domanda di investimenti alternativi rimane incredibilmente forte e si prevede che i capitali nei mercati privati (inclusi gli hedge fund) continueranno a crescere, con un tasso di crescita annuale (CAGR) pari al 9,3% per sorpassare $23 trilioni entro la fine del 2027, rispetto ai 14 trilioni di dollari alla fine del 2021.[9]
Attenzione alle tematiche ESG (Environmental, Social e Governance) anche negli strumenti illiquidi
Riteniamo che gli investimenti alternativi possano essere un mezzo efficace per promuovere gli obiettivi di sostenibilità e, allo stesso tempo, offrire rendimenti attraenti agli investitori. Le caratteristiche che identificano gli investimenti alternativi, quali la proprietà diretta, la gestione attiva, gli orizzonti temporali più ampi, possono facilitare il perseguimento degli obiettivi ESG e la creazione di valore per gli investitori migliorando al contempo il profilo ESG dell’asset. Al tempo stesso, la natura degli investimenti nei mercati privati, rappresenta una sfida per la trasparenza dei dati anche per quanto riguarda le tematiche ESG. Il gap di dati tra mercati pubblici, dove ci sono a disposizione metodologie di scoring standardizzate e maggiore disponibilità di dataset, e mercati privati, dove dataset destrutturati e “su misura” sono la norma, è ancora ampia.
Innovazione tecnologica e del prodotto
Un altro cambiamento significativo riguarda l’innovazione tecnologica, trend strutturale che ha avuto un boost durante il contesto pandemico, sia in ottica di interazione con i clienti (gestori, consulenti e banker) sia di ampliamento dei target potenziali. Alla luce di questi progressi dell’industria, sul versante retail, la cultura finanziaria si conferma in alcuni casi limitata. Seppur diverse indagini evidenzino un miglioramento delle conoscenze di base, oltre ad un maggior interesse e apertura, l’investitore privato necessita ancora molta educazione finanziaria e BlackRock, da leader del mercato, è impegnato in prima linea su questo fronte.
La tecnologia ha offerto anche nuove opportunità di distribuzione e outsourcing, abbiamo visto emergere rapidamente piattaforme tecnologiche che aggregano la domanda individuale e permettono agli investitori di accedere a fondi di mercati privati, con soglie minime più basse. Queste piattaforme offrono servizi che facilitano tutti i passaggi del processo di investimento, dalla sottoscrizione, alle capital call, alle distribuzioni, fino ad arrivare alla reportistica.
Abbiamo osservato l’emergere nel mercato di nuovi prodotti che forniscono soluzioni liquide e diversificate e che hanno come obiettivo quello di soddisfare esigenze specifiche dei clienti. Infine, negli ultimi anni, diverse giurisdizioni stanno progressivamente consentendo una maggiore partecipazione degli investitori individuali nei mercati privati, allentando i requisiti di ammissibilità attraverso la creazione di nuovi veicoli di investimento dedicati alla clientela retail. Questo approccio sta aumentando la fiducia dei gestori patrimoniali (wealth managers) nei confronti degli investimenti alternativi. In Europa questo trend si è concretizzato con l’introduzione del regime European Long-Term Investment Fund (ELTIF) che permette agli investitori retail di accedere a strategie illiquide e al contempo di contribuire direttamente alla crescita dell’economia europea. Secondo lo European ELTIF study (pubblicato da Scope il 31 marzo 2022), l’Italia è il mercato più grande in Europa per volume, dove la domanda viene guidata principalmente da investitori privati.
Secondo una ricerca condotta da Cerulli[10], diversamente dagli altri paesi, i private banker europei e i wealth manager in Italia si aspettano che, nei prossimi 12 – 24 mesi, il 78% della clientela affluent[11] aumenterà la propria allocazione ai mercati privati. L’aumento delle allocazioni è guidato dall’allineamento dei mercati privati con diversi trend storici e dalla crescente importanza che questi hanno acquisito all’interno dei mercati dei capitali. Grazie a questa crescita, gli investimenti alternativi sono diventati sempre più dinamici, e ciò ha comportato un aumento della competitività.
Rischi
Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo o al ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.
La performance passata non è un indicatore affidabile dei risultati presenti o futuri e non dovrebbe essere l’unico fattore da considerare quando si seleziona un prodotto o una strategia.
Eventuali variazioni dei tassi di cambio possono causare la diminuzione o l’aumento del valore dell’investimento. Le oscillazioni possono essere particolarmente marcate nel caso di un fondo ad alta volatilità e il valore dell’investimento potrebbe registrare ribassi improvvisi e importanti. I livelli e le basi di imposizione possono di volta in volta subire variazioni.
Informativa di Legge
Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V.. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam – Tel.: 020 – 549 5200 – Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. La politica di gestione dei reclami di BlackRock è disponibile in italiano e consultabile al sito www.blackrock.com/it/investitori-privati/literature/investor-education/politica-gestione-reclami-sito-retail-italia-maggio2022.pdf.
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[1] Dati global. Fonte: dati Preqin, special report: The Future of Alternatives in 2027, dicembre 2021
[2] Fonte: dati BlackRock, dicembre 2021
[3] Fonte: dati BlackRock, dicembre 2021
[4] Deal flow: flusso di transazioni
[5] Macro driver: fattori guida
[6] Il delisting è la revoca della società dalle negoziazioni da una borsa valori.
[7] Dati globali. Fonte: Bloomberg NEF ‘New Energy Outlook, 2021
[8] Le stime potrebbero non realizzarsi
[9] Dati globali. Fonte: dati Preqin, special report: The Future of Alternatives in 2027, dicembre 2021. Le stime potrebbero non realizzarsi
[10] European Alternative Investments, 2022
[11] La clientela affluent è definita come la fascia di clientela con patrimoni compresi tra i 100mila e i 500mila euro