PeaceLink alza il tiro: «Disinvestire da Cassa depositi e prestiti»
Questa volta un’associazione ambientalista alza il tiro contro un’istituzione italiana. Si tratta di PeaceLink che, secondo quanto riportato da Reuters, ha lanciato la scorsa settimana una campagna di boicottaggio in cui chiede ai cittadini di disinvestire da Cassa depositi e prestiti, per protesta contro la partecipazione della holding di Stato al salvataggio di Ilva.
Cdp ha manifestato interesse per la cessione o l’affitto di Ilva, il più grande gruppo siderurgico italiano oggi in amministrazione straordinaria e in forte crisi, e intende partecipare come azionista di minoranza in una eventuale “newco”. Con Cassa si è schierata anche Delfin, la finanziaria della famiglia Del Vecchio, che controlla Luxottica.
PeaceLink, riporta sempre Reuters, parla di una «scelta non etica» da parte di Cdp e chiede ai cittadini di rinunciare ai buoni fruttiferi postali, uno dei principali canali di raccolta della Cassa, attraverso la rete postale. Nei giorni scorsi il Tesoro ha deciso di conferire a Cdp una quota del 35% di Poste Italiane.
Secondo PeaceLink, che ha sede a Taranto e ha lanciato il ricorso che nel 2013 ha portato alla procedura d’infrazione Ue contro l’Italia per il mancato controllo di emissioni tossiche di Ilva, l’investimento di Cdp nell’azienda siderurgica sarebbe anche anti-economico.
«Siamo di fronte – dice l’associazione in una nota – a un’operazione senza alcuna logica economica e spinta unicamente dalla volontà del governo di liberarsi del problema Ilva con una vendita, anche per difendersi dalle accuse europee di aiuti di Stato».
Non è stato possibile, conclude Reuters, avere un commento da Cdp.
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