Pay Gap, la Commissione Ue spinge sulla trasparenza salariale
La Commissione europea ha presentato una proposta sulla trasparenza salariale per garantire che donne e uomini dell’Unione ricevano «la stessa paga per lo stesso lavoro». La proposta, come riportato nella Rassegna stampa aumentata Esg/250, stabilisce misure di trasparenza salariale, come le informazioni salariali per chi cerca lavoro, il diritto di conoscere i livelli di retribuzione dei lavoratori che svolgono lo stesso lavoro, e obblighi di segnalazione del gender pay gap per le grandi aziende. La proposta rafforza anche gli strumenti per i lavoratori per rivendicare i loro diritti e facilita l’accesso alla giustizia. I datori di lavoro non potranno chiedere alle persone in cerca di lavoro la loro storia salariale e dovranno fornire dati anonimi sulla retribuzione su richiesta del dipendente. I dipendenti avranno anche il diritto di essere risarciti per la discriminazione salariale. Le nuove misure tengono conto dell’impatto della pandemia Covid-19 sui datori di lavoro e, soprattutto, sulle donne: categoria più colpita dal divario salariale e dall’assenza di lavoro. L’obiettivo della proposta dell’esecutivo comunitario è di aumentare la consapevolezza delle condizioni salariali all’interno dell’azienda e dare maggiori strumenti ai datori di lavoro e ai lavoratori per affrontare la discriminazione salariale.
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