Parlamento Ue vota la Csddd. Sparisce l’art. 26 su Esg Duty
Il Parlamento europeo ha sdoganato la Csddd, lo scorso 1° giugno, appoggiando in larga misura un accordo di compromesso raggiunto dalla commissione giuridica il 25 aprile (dopo lo strappo imposto dal Consiglio Ue).
Il voto, secondo quanto riporta Euractive, è stato complessivamente accolto con favore da molti eurodeputati e organizzazioni della società civile, che da tempo sostengono la proposta di direttiva Ue sulla due diligence di sostenibilità delle imprese per garantire che le aziende prevengano, identifichino e attenuino gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente lungo la loro catena del valore.
Il voto del Parlamento apre la strada ai negoziati interistituzionali, i “triloghi”, con la Commissione europea e gli Stati membri, che hanno già concordato la loro posizione comune nel dicembre 2022.
«Sono molto soddisfatta dell’esito del voto di oggi e del fatto che siamo riusciti a superare il traguardo nonostante qualche manovra dell’ultimo minuto», ha dichiarato la relatrice Lara Wolters (S&D).
L’adozione della relazione, passata con 366 voti a favore e 225 contrari, è avvenuta dopo intensi negoziati e un’opposizione dell’ultimo minuto da parte di diversi eurodeputati, soprattutto del centro-destra del Ppe, a parti chiave del testo. L’opposizione ha reso incerta l’adozione della relazione nonostante l’ampio consenso raggiunto a livello di commissione sul progetto di relazione.
Tra le “vittime” degli emendamenti sono finiti i doveri degli amministratori, che restano una delle principali preoccupazioni anche delle imprese. I parlamentari contrari sono riuscito a eliminare dal progetto di legge le responsabilità degli amministratori nella definizione e nella supervisione degli obblighi di due diligence.
Come si evince dal documento votato il 1° giugno, è stato eliminato l’articolo 26, “Setting up and overseeing due diligence” il cui testo prevedeva: «1. Member States shall ensure that directors of companies referred to in Article 2(1) are responsible for putting in place and overseeing the due diligence actions referred to in Article 4 and in particular the due diligence policy referred to in Article 5, with due
consideration for relevant input from stakeholders and civil society organisations. The directors shall report to the board of directors in that respect. 2. Member States shall ensure that directors take steps to adapt the corporate strategy to take into account the actual and potential adverse impacts identified pursuant to Article 6 and any measures taken pursuant to Articles 7 to 9».
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