Parità di genere, sperimentazione del Mef nella Pubblica amministrazione
Ridurre il divario di genere nell’economia e nella società italiana. È questo l’obiettivo dell’iniziativa annunciata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) durante il “Forum Pa 2020 – Restart Italia”. La manifestazione, come segnalato dall’Agenda di ETicaNews (Vedi Agenda), si è svolta dal 2 al 6 novembre presso il Talent Garden di Roma Ostiense ed era fruibile anche in modalità digitale. Durante il convegno dal titolo “Spazio Mef. Gender sensitive procurement: una sperimentazione Mef tra transizione digitale e creazione di valore pubblico”, il ministero ha presentato una sperimentazione che intende avviare per dare visibilità e valorizzare le imprese attive per la parità di genere sul portale Acquisti in Rete Pa.
Su questo portale vengono effettuate transazioni per circa 13 miliardi di euro l’anno. La sperimentazione mira a consentire agli operatori economici di abilitarsi sulla nuova versione del portale indicando le eventuali politiche aziendali per la parità tra uomini e donne. In questo modo, le amministrazioni potranno avere immediata evidenza sul portale di quali aziende, tra quelle che offrono il servizio di cui la pa ha bisogno, sono più attente a questo aspetto.
Come emerso durante la presentazione, gli indirizzi di policy rivolti alla ripresa e al rilancio assegnano un ruolo chiave alla pubblica amministrazione rispetto al superamento del divario di genere. La sperimentazione del Mef intende coniugare profili e obiettivi di evoluzione digitale con processi e obiettivi di premialità e supporto in ottica di adeguata integrazione della prospettiva di genere.
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