Papa Francesco scende di nuovo in campo (lo aveva già fatto con enciclica “Laudato Sì”) per un nuovo modello di produzione energetica. E, per farlo, ha ricevuto in Vaticano gli amministratori delegati delle società petrolifere Exxon Mobil, Eni, BP, Royal Dutch Shell, Pemex, Equinor (con loro anche L1 Energy, impegnata sul fronte delle energie rinnovabili, e BlackRock, la più grande società d’investimento al mondo).
«Non c’è tempo da perdere – ha sottolineato – perché nonostante 196 nazioni abbiano negoziato e adottato l’Accordo di Parigi con la ferma intenzione di limitare la crescita del riscaldamento globale, le emissioni di Co2 e le concentrazioni atmosferiche dovute ai gas-serra sono sempre molto alte».
Serve un rinnovamento che «richiede una nuova forma di leadership, e tali leader richiedono una profonda e acuta comprensione del fatto che la Terra costituisce un unico sistema e che l’umanità, ugualmente, è un unico insieme».
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